Utilizziamo i cookie per rendere migliore la tua esperienza di navigazione. Per rispettare la nuova direttiva sulla privacy, è necessario chiedere il tuo consenso per impostare i cookie. Per saperne di più.
“Mamma non riesco proprio a dormire! Come faccio? Stanotte arriva Babbo Natale!”. La manifestazione d’intenti del piccolo Noah era chiarissima e la mamma non poté fare altro che sedere sul ciglio del letto a guardarlo saltellare tra i cuscini carico di entusiasmo. “Vuoi che ti legga una favola?”, gli domandò. Dapprima lui accettò, ma era così curioso da non riuscire a smettere di farle domande e dopo poco la mamma perse il filo della narrazione. “Facciamo così. Prova a fare un disegno. Puoi disegnare Babbo Natale mentre vola con la slitta…”. Ma neanche quello funzionò e Noah era ancora più emozionato di prima. “Abbiamo preparato la calza appesa al camino? Il piattino con i biscotti sotto l’albero si vede bene, vero? Mamma! Non abbiamo lasciato niente per le renne!”. E, senza neanche darle il tempo di rispondere, schizzò giù dal letto a piedi nudi.
“Mamma? Cosa fai?”. Lei gli dette le spalle per non farsi vedere, ma il bambino si aggrappò al ripiano della cucina e infilò la testa sotto il braccio della mamma, riuscendo a sbirciare la sua tazza bianca della cioccolata calda con il disegno dell’elfo di Babbo Natale. “È la cioccolata calda? È per me?”. “Ed anche un po’ per me”, rispose la mamma riempiendo la tazza dell’elfo e un bicchiere più piccolo. Lo accompagnò di nuovo a letto e gli rimboccò le coperte. Il bambino soffiò accuratamente sul filo di fumo che si levava dalla tazza e ne bevve un sorsetto, poi un altro e in breve ebbe vuotato la tazza. “È proprio buona”, si complimentò con la mamma posando la tazza sul comodino con il disegno del piccolo elfo rivolto verso di lui. “Mamma, per favore, puoi lasciare un poco della tua cioccolata anche a Babbo Natale? Puoi metterla anche nella mia tazza preferita”. Appena terminò la frase le sue palpebre si abbassarono e, abbracciato al cuscino, scivolò si addormentò pacatamente. La mamma versò il resto della cioccolata nella tazza e, come da richiesta del piccolo, la posò sotto l’albero accanto ai biscotti.
La tazza di Natale bianca con il piccolo elfo che tiene compagnia durante le feste
Le feste sono più dolci quando trascorse in buona compagnia e il dolce tepore che arriva da una tazza carica di dolcezza riscalda, allo stesso tempo, anche le guance di qualcuno a cui si vuol bene. Ha le guanciotte rosse, infatti, il piccolo elfo di Natale aiutante di Santa Claus. I suoi occhietti sono chiusi, ma sorride, poiché evidentemente sta cercando di capire l’origine del profumino che ha sentito con il naso rosso a pallina. È vestito di tutto punto, con l’abito verde e la cintura nera con la fibbia dorata in vita, le calze a righe rosse e bianche, il colletto a punte rosse e delle buffe scarpe con la punta arricciata. Sulla testa porta un cappellino verde con il pompon rosso che gli copre a stento il ciuffo marrone sbarazzino e le orecchie grandi a punta. Santa Claus gli ha affidato una missione preziosa, portarci tanto spirito festoso, e lui infatti viene verso di noi con una candela accesa in una mano e un rametto di agrifoglio nell’altra. Ma anche un’altra sorpresa in serbo per noi: è dolce, profumata e incredibilmente squisita, non si esaurisce mai e la si può condividere con tutti… cos’è?
Materiale | Ceramica |
---|---|
Colore | Bianco |
Larghezza | 12 cm |
Profondità | 8 cm |
Altezza | 10 cm |
Capacità | 340 ml |