Utilizziamo i cookie per rendere migliore la tua esperienza di navigazione. Per rispettare la nuova direttiva sulla privacy, è necessario chiedere il tuo consenso per impostare i cookie. Per saperne di più.
Domitilla amava rientrare a casa, la sera, e trovare ad accoglierla il caldo tepore della stufa insieme all’odore dolce della cannella. Per questo si stupì quando, ruotando la chiave nella toppa, le arrivò sul naso un alito di vento freddo che la fece starnutire. “Avrò lasciato di nuovo la finestra aperta…”, si disse. Tolse le scarpe sulla soglia della porta, come era sua abitudine fare, preparandosi a sentire il freddo del pavimento… e invece sentì diffondersi una sensazione di calore e morbidezza.
C’era decisamente qualcosa di strano! Alzò l’interruttore, ma la luce non si accese. Colpa del temporale, pensò. Però poi notò che le lucciole sull’abete erano accese e luminose e, nella penombra dei giochi di luce, distinse una scia bianca sul pavimento di mattonelle scure in cotto. Si chinò per accarezzare la scia con una mano, trovandola sofficissima. Pian piano le tornò in mente un vecchio ricordo sopito, di quando era bambina e, a sopresa, era affondata nella neve fino alle ginocchia. Non si era accorta assolutamente dell’abbondante nevicata notturna, almeno finché non aveva aperto la porta. La prima sensazione era stata inevitabilmente di freddo, nonostante indossasse il cappotto e i guanti. Ma la neve era così soffice e così bianca.
Improvvisamente sentì il desiderio di sedersi in ginocchio, poi osò addirittura sdraiarsi sul tappeto, muovendo braccia e gambe come per disegnare un angelo nella neve. Proprio come aveva fatto quella volta da bambina. La luce si accese e lei si ritrovò a guardare negli occhi il marito che la fissava dall’alto. Tutto intorno a lei era innevato, dall’albero alle ghirlande, alla tavola, alle mensole, ai personaggi natalizi ai piedi dell’albero. Domitilla fece segno al marito di sedersi accanto a lei. Sapeva che lui non era mai stato sulla neve, ma era un suo desiderio d’infanzia. “Ti faccio vedere come si fa l’angelo di neve… pronto?”.
Il tappeto di neve ovatta dei sogni natalizi ad occhi aperti
Soffice e candido, un’ampia distesa innevata che incontra lo sguardo meravigliato di ogni amico di Santa Claus che ama il bianco Natale, il tappeto Fluffy è l’inverno che arriva quieto e silenzioso portando con sé il soffio lieto dello spirito festoso. Sul tappeto ogni fiocco di neve è un riccioletto vellutato e increspato, molto luminoso, come lo è la neve all’alba quando si mischia alla brina. E rievoca i sogni e i ricordi dei più bei Natali, in attesa che ne nascano di nuovi.
Materiale | Fibra tessile sintetica |
---|---|
Colore | Bianco |
Larghezza | 300 cm |
Profondità | 100 cm |
Altezza | 1 cm |