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I pranzi delle feste andavano sempre troppo per le lunghe, o almeno così la pensava Caterina. Dalla cucina sembravano non esaurirsi mai i profumi, certamente deliziosi, delle salse con cui guarnire le tartine, del pollo aromatizzato e dei dolci da accompagnare con il vin brulé o la cioccolata calda. Però, d’altro canto, c’era sempre qualche parente che non vedeva da tempo che le pizzicava le guance chiedendole dei suoi progetti futuri, per poi cominciare a ricordare i Natali passati di quando lei era bambina. “Ti ricordi di quando ti esibivi nei tuoi balletti di Natale?”, le chiese ad un tratto zia Adelina. “E io ti cucivo anche le gonnelline con le campanelle come una piccola elfetta!”. Caterina annuì e, prima che la mamma tirasse fuori anche le foto, riempì di dolci il sottopiatto rosso con i bordi decorati da spessi intarsi dalle punte tondeggianti e fuggì in camera sua.
Stesa sul letto, nonostante avesse le cuffie alle orecchie, continuava a sentire il vociare allegro che arrivava dal salotto e un po’, nel silenzio della cameretta, si sentì sola. Ricordava molto bene i suoi balletti di Natale. Li preparava per giorni, studiando una coreografia che le ricordasse qualche danza che sempre vedeva nei film natalizi, e si preparava nella sua cameretta fischiettandone anche l’accompagnamento musicale. Uno scoppio di risate più forte la spinse a togliere le cuffie. In tv doveva esser cominciato uno dei concerti delle feste e le note allegre di Jingle Bells riempivano l’aria. Caterina udì rumori di sedie e di passi e, con il sottopiatto ancora tra le mani, fece di nuovo capolino sulla soglia del salone. “Manchi solo tu!”, le disse allora la zia unendo le sue mani a quelle delle nipote sopra il piatto rosso e tirandola nel gruppo che ballava. E Caterina, in un secondo, tornò ad essere la bambina che fischiettava sulle note dei suoi passi felici e che, al termine dell’esibizione, si inchinava al suo pubblico e a Babbo Natale che le sorrideva dai piedi dell’albero.
Il sottopiatto rosso con i bordi decorati su cui la felicità danza
A Natale gli animi in festa gioiscono nell’attesa di Santa Claus, mentre le guance si colorano dello stesso rossore caldo che ammanta il sottopiatto Ballo di Capodanno. Lungo il bordo rotondo danzano degli intarsi in rilievo dalle code appuntite, lunghe e sinuose, che creano riccioli a ciascun angolo. Fiammeggianti, nell’attesa di Santa Claus, e di ciò che di bello ci porterà, i cuori felici si lasciano così andare ad un ballo gioioso che, passo dopo passo, ci accompagnerà tra i desideri finalmente realizzati.
Materiale | Polipropilene |
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Larghezza | 33 cm |
Profondità | 33 cm |
Altezza | 2 cm |