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Carlo aveva sbirciato la letterina a Babbo Natale dei piccoli Gianni ed Emilio. Sapeva quanto desiderassero vedere un fiocco di neve, ma non immaginava che, ancora bambini, potessero descriverla con così tanta passione, quasi la stessero vedendo fioccare davanti ai loro occhi mentre scrivevano. E un po’ li capiva, perché la neve era sempre stato anche il suo desiderio di bambino.
Rovesciò sul tavolo del salotto una miriade di fiocchetti ovattati. Davanti a sé aveva due fogli, a firma dell’amato Babbo Natale, in cui il vecchietto li invitava a non smettere mai di credere nei propri sogni. Lasciò cadere al loro interno qualche pallina bianca ricoperta di sottilissimi filetti soffici e li sigillò con del nastro dorato. La mattina di Natale i bambini avrebbero trovato i loro regali direttamente nel sacco rosso e vellutato di Babbo Natale, ben nascosti sotto le palline di neve. Già immaginava il loro stupore, gli occhi increduli, mentre affondavano le mani nei fiocchi. Era così impegnato a fantasticare, come fosse lui il bambino in attesa di ricevere un regalo, che non i due piccoli non li sentì proprio arrivare. Sentì solo un ‘Oh’ di sorpresa quando una pallina bianca, sfuggita dalla letterina ripiegata, rotolò fino alla scarpa di Gianni.
Carlo balzò in piedi e cercò di nascondere le sorprese che stava preparando ma, maldestro com’era, peggiorò la situazione urtando una gamba del tavolo e rovesciando tutti i cristallini bianchi. “Oh! Ma sono palline di neve!”, gridò Emilio. “Io…”, balbettò il papà, “Voi… non è quello che sembra…”. Gianni non lo ascoltava neppure, impegnato ad inseguire le palline che rotolavano sul pavimento in tutte le direzioni. “Senti come sono morbide!”. E in un attimo i due fratelli dettero inizio alla battaglia di neve che avevano sempre sognato. Carlo riuscì indisturbato a nascondere le letterine, finché non venne preso di mira da entrambi i bambini e, dopo aver raccolto una manciata di fiocchetti, si nascose dietro l’albero e iniziò a sua volta a giocare. “Che succede qui?”. La mamma era stata appena colpita sul naso e sembrava avere un’aria corrucciata. “Babbo Natale! Babbo Natale ci ha ascoltati e non è nemmeno la Vigilia”. “In questo caso dobbiamo proprio approfittare del suo dono…”. Anche lei aveva raccolto, non vista, un po’ di palline. Ed era pronta ad unirsi ai giochi.
Le palline di neve ovattata che fanno fioccare la gioia nelle feste
La neve che fiocca allegra è il sussurro entusiasta di Santa Claus che ci ricorda ciò che di bello sta accadere. Le palline Perle Abernathy, una miriade di sferette piccole e tonde, danzano in quel sussurro e cercano il loro posto tra le nostre mani. Sono frammenti candidi della stagione natalizia sempre più vicina, leggeri e delicati, fiocchetti ovattati coperti di sottilissimi ciuffetti di morbide listarelle piene di scintillio. Perle Abernathy ci donano la magia dell’inverno, la meraviglia della neve che scende, l’atmosfera frizzante di una mattina di Natale, in cui tutto è quieto dopo il passaggio della slitta di Santa.
Materiale | Fibra tessile sintetica |
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Colore | Bianco |
Caratteristiche | 300 PALLINE - Effetto naturale |
Larghezza | 1.5 cm |
Profondità | 1.5 cm |
Altezza | 1.5 cm |