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Monica lanciò una lunga occhiata che abbracciava cucina e salone. “Che confusione…”, esclamò, in realtà tra sé e sé, ma la sua voce sarebbe stata comunque coperta dalla radio che cantava a tutto volume una versione decisamente rock di Jingle Bells. Caterina la notò lì ferma sulla soglia della porta con il cappotto ancora tra le mani. “Ciao mamma!”, gridò per farsi sentire, “Vieni ad addobbare con noi!”. “Oh è tornata mamma!”, e dalla cucina, con il grembiule pieno di macchie di tutti i colori, spuntò anche Claudio. “Che fate?”, domandò Monica timidamente. “Ma come, mamma… non si vede?”, scherzò Caterina e in quel momento le cadde dalle mani una pallina di vetro decorata, che per sua fortuna finì sul tappeto innevato ai piedi dell’abete. “Ops!”.
Era evidente che fratello e sorella avessero dato il via all’addobbo di casa e ai festeggiamenti. “Vorrei provare a preparare lo zabaione”, le spiegò Claudio. “Ma ha frullato gli ingredienti senza coprire il frullatore e il primo bicchiere l’ha bevuto il suo grembiule!”, scherzò la sorella. “Parli proprio tu che hai incastrato tutti gli addobbi nelle luci… sei l’unica che non sa che si mettono prima le luci e poi le palline!”, rispose lui piccato. Monica sospirò e pensò velocemente a come rimediare ai pasticci combinati dai figli. Per prima spedì di nuovo Claudio in cucina. “Perché non ci prepari tre belle tazze di cioccolata calda?”. “Con panna?”. “Certo”. Dopodiché si guardò intorno alla ricerca di addobbi e decorazioni che doveva assolutamente salvare dalle mani della figlia.
Mise da parte le palline di vetro rimaste e una pila di dieci candele di cera bianche, poi l’aiutò ad avvolgere bene le catene luminose ai rami. “La cioccolata è pronta”. Claudio posò il vassoio con le tazze e i cucchiaini sul tavolo. “Che profumo!”, esclamò la sorella. Afferrò una tazza e, continuando a guardare la mamma, cercò a tentoni il lungo cucchiaio da tè. Poi il fratello scoppiò a ridere. “Che c’è?”. “Se non è buona non è colpa mia… sei tu che hai aggiunto un aroma nuovo”. Solo allora la ragazza si accorse di aver appena girato la cioccolata con una delle candele. “Le mie candele!”, esclamò Monica guardando la cera colorata di marrone. “Beh… a questo punto che ne dici se le decoriamo tutte? Potremo colorarle con dei brillantini o degli adesivi… in fondo il nostro Natale è colorato!”. Monica sospirò. “Divertitevi”.
Le candele natalizie bianche che rendono le feste più belle
Le candele Regina delle Nuvole sono i soffi di brezza che si levano ad arrossare i visi di chi attende Santa Claus e, intanto, ci dicono che il Natale è molto vicino. Bianche, come la prima neve che anticipa le feste, sono affusolate, più minute sulla cima e lucide. Sono l'orizzonte candido su cui Santa posa il suo sguardo pieno di incanto in cerca di un sorriso vivace, di un incontro felice, di una sorpresa che tocchi il cuore. Ed è tra la luce e il calore delle fiammelle danzerine delle candele, che si vede tutto il bello delle feste.
Materiale | Cera |
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Colore | Bianco |
Larghezza | 2 cm |
Profondità | 2 cm |
Altezza Candele | 24 cm |