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Zio Harold era un gran giocherellone e i piccoli di casa lo adoravano, anche se lui si divertiva spesso a prenderli in giro. Arrivava con grossi sacchi a forma di abito di Babbo Natale, che si rivelavano vuoti, per poi scoprire che i regali invece erano già sotto l’albero oppure prometteva tante monete in cambio di una poesia di Natale e quelle poi scomparivano dalle mani dei piccoli come per magia. La tavola era vestita a festa, piena di decori rossi e oro e stelle di Natale, e alcuni vassoi pieni di tartine profumate erano già pronti. Luca allungò la mano sfiorando un crostino farcito da una cremina profumata alla salvia. “Giù le mani”, lo rimproverò la mamma, “Non ci siederemo a tavola finché non saremo tutti”.
Zio Harold alla fine arrivò, per di più con le tasche piene di caramelle e bastoncini di zucchero e i bambini gli corsero incontro felici. “Aspetta…”, lo fermò Marina, la più sospettosa del gruppo, “Non è come l’ultima volta che i bastoncini di zucchero in realtà erano gli addobbi per l’albero?”. Lo zio ne addentò una a riprova della loro effettiva bontà e anche Marina si convinse. “Finalmente a tavola!”, gridò invece Luca e corse al vassoio con le tartine. Scoprendolo tristemente vuoto. “Salmone e aneto…”, disse lo zio pulendosi una briciolina dalla guancia e facendo l’occhiolino agli altri, “Peccato fossero così poche!”.
Luca scambiò un cenno d’intesa con gli altri cuginetti. “Zio ho imparato un trucco di magia. Vuoi giocare? Devi semplicemente fare un fiocco, così…”, e gli mise tra le mani un nastrino dorato, “Poi lo devi sciogliere”. “Zio, guarda!”, lo distrasse Marina e Luca intanto fu rapidissimo a far scivolare sotto la tavola il nastrino infiocchettato e prese dalla tavola il portatovaglioli di metallo con la forma del fiocco, nascondendo tra le mani l’anello alla base. “Prova a scioglierlo, dai”. Lo zio prese un lembo del fiocco e iniziò a tirare, ma naturalmente non sarebbe mai riuscito a scioglierlo. “Scherzetto!”, gridarono i bambini contemporaneamente.
I portatovaglioli natalizi dorati a forma di fiocco dorati che tengono uniti durante le feste
Che sia Natale lo si capisce dai sorrisi che improvvisamente arrossano le guance e fioriscono sul viso e che lì restano facendo spuntare altri sorrisi. È la magia delle feste che ci tiene tutti un po’ più vicini, un abbraccio caldo di felicità che riunisce insieme chi non si vede da tempo. Quell’abbraccio è nei Golden Lucky Bow e, avvolgendo i tovaglioli sulla tavola natalizia, sancisce l’inizio della festa. I Golden Lucky Bow sono due ali da farfalla con le code da aquilone, raggi di sole dorati che si intrecciano e disegnano il fiocco, un legame indissolubile tra chi si vuol bene. E che sta per condividere ciò che di buono c’è a Natale.
Materiale | Metallo |
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Colore | Oro |
Larghezza | 4 cm |
Profondità | 4 cm |
Altezza | 4 cm |