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Le ultime battute del film si spensero e, tra un ‘Oh’ di meraviglia dei bambini, la slitta di Babbo Natale svanì in una danza magica di fiocchi di neve mentre i piccoli protagonisti lo guardavano con il nasino all’insù. “Mamma, il film è finito!”, gridò Rocco. Nessuna risposta. Il bambino accese le luci. “Mamma!”, chiamò ancora una volta.
Rocco e i cuginetti allora si affacciarono in cucina, certi di aver sentito il profumo dolce di una torta. Ma sul tavolo, ben ordinato, c’erano solo tanti biglietti aperti e un portapenne. I quattro bambini presero posto intorno al tavolo. Il più grande, Marcello, si chinò sull’unico biglietto scritto e riuscì a leggere una riga della grafia ordinata della zia. “Che la magia del Natale riempia il tuo cuo…re di gio…ia e di amore. Sono biglietti di auguri! Possiamo scrivere qualcuno anche noi?”. Rocco mise al centro del tavolo il portapenne dal quale spuntavano alcune matite con i gommini a forma di viso di Babbo Natale, renna, pupazzo di neve e calza rossa. “Io prendo Babbo Natale!”, esclamò subito Rocco. “E io la renna”, disse con una vocina delicata la piccola Chiara.
Ciascun bambino scelse la sua matita e un biglietto vuoto. Rocco ripensò al film appena visto e disegnò la slitta di Babbo Natale con le renne in un turbinio di fiocchi di neve. Ci mise molto impegno, disegnando la slitta con tutti i dettagli, i fiocchi e le ghirlande sulle fiancate! Più in basso, invece, disegnò i quattro bambini che lo salutavano con delle frecce sulle loro testoline alle quali collegò i loro nomi scritti in maiuscolo, Rocco, Chiara, Marcello e Benedetta. Marcello, invece, provò a scrivere qualche verso della poesia che aveva imparato a scuola ma, non avendo calcolato bene lo spazio, non riuscì a scriverla tutta in un biglietto e continuò sul successivo. Anche le bambine disegnarono Babbo Natale, l’una che salutava dalla finestra, l’altra che posava dei doni sotto l’albero. “Ma… cosa state facendo?”. “Mamma!”, esclamò Rocco, “Ti stiamo aiutando a scrivere i biglietti di auguri!”. Lei li guardò e poi scosse la testa con un sorriso. “Vi porto i pastelli… così colorate questi bei biglietti!”.
Le matite natalizie con i simboli delle feste che parlano con la voce del cuore
I piccoli amici di Santa Claus hanno tanto da raccontare e da condividere. Ed è dolce affidare i loro pensieri alle matite natalizie Santa Remembrance Pencil perché, a guidare le loro manine impazienti, sono i personaggi natalizi più amati.
Sulla matita rossa, piena di decorini di calze e caramelle lecca lecca, c’è il gommino di Babbo Natale con gli occhietti neri lucidi e il naso rosso. Indossa il suo cappello con il pompon e ha il viso circondato da un cumuletto di barba bianca: anche i suoi baffi sono di neve, una neve bella fresca, forse anche per la vicinanza di Snowman. La sua matita, infatti, è celeste, color del ghiaccio. Snowman è una graziosa palla di neve tonda tonda con il nasino da carotina. Ma, anche se ama il freddo, indossa cappello, sciarpa e guanti, come ogni bimbo che voglia andare a giocare fuori nelle fredde mattine dicembrine. Santa ha tanti amici simpatici: sulla matita arancione spunta il gommino di Ballerina, una delle renne della sua slitta. Ha il musetto marrone e le orecchie piccine, ma due palchi di corna dalle punte morbide, verdi dopo l’ultimo volo attraverso l’aurora boreale. Sull’ultima matita variopinta spunta una calza rossa con i bordini lisci innevati e un fiocchetto verde: Santa Claus porta sempre una calza con sé, per far felici i bimbi buoni. Cioè tutti.
Materiale | Legno-Gomma |
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Colore | Multicolor |
Colore Inchiostro | Blu |
Larghezza | 3 cm |
Profondità | 2 cm |
Altezza | 20 cm |