Set 4 Matite Natalizie Enchanted Christmas 20 cm

“Caro Babbo Natale, mi chiamo Ettore e ho sette anni”. Il bambino stava ricontrollando la letterina a voce bassa, leggendo con attenzione ogni parola per verificare che non ci fossero errori. Seduta all’altro capo del tavolo, invece, Beatrice stava ancora completando la sua missiva. “Sono sicura che ti fa piacere sapere che nella nuova scuola mi trovo bene e ho già scelto la mia amichetta del cuore”. Si fermò con il nasino per aria a pensare. “Dunque… c’è una cosa che volevo chiederti, ma non è un giocattolo”. 

E, seduta tra i due fratellini, c’era la piccola Marcella che li guardava con un’aria parecchio corrucciata. La piccina non aveva capito bene la storia della letterina a Babbo Natale, né chi fosse questo vecchietto dalla lunga barba bianca e l’espressione dolce che sapeva esattamente cosa desiderasse ciascun bambino. “È semplice”, le aveva spiegato Beatrice poco prima, a colazione, “Glielo dici tu quello che vuoi e Babbo Natale, se sei stato buono, parte dal Polo Nord, che è lontanissimo, vola con la slitta intorno al mondo e ti porta il regalo che desideri”. “E come faccio a parlare con lui se abita così lontano?”. “Uffa! Gli scrivi la letterinaaa!”, e le mise davanti un foglio bianco. 

Ma c’era un problema… Marcella non andava ancora alla scuola dei grandi come i fratelli e non sapeva scrivere. Guardò il foglio bianco e guardò, sparse sul tavolo, alcune matite colorate con i gommini a forma di alberello, pupazzo di neve, omino di pan di zenzero e renna. Prese la matita verde con l’alberello e iniziò a disegnare il salotto della sua casa, tutto bello addobbato, con l’alberone grande al centro pieno di luci e palline e la ghirlanda sul muro dietro il divano. Cambiò matita. Scelse quella con la renna e disegnò, seduta sul divano, una bimba sorridente con le treccine e un cerchietto con le corna di renna sulla testa. Si chiese se Babbo Natale l’avrebbe riconosciuta, poi decise di sì, dal momento che in famiglia solo lei portava quel cerchietto. Con la matita a forma di renna, invece, ritrasse l’ampia finestra del salone e, fuori, la slitta con le renne in volo. Mancava la cosa più importante. Scelse l’ultima matita, quella con l’omino di pan di zenzero, e, a metà strada tra la finestra e il salone, grande grande, raffigurò un orsetto con un fiocco al collo. “Tesoro, ma hai scritto la tua prima letterina a Babbo Natale!”, esclamò la mamma guardando il foglio. Lei, con ancora tra le mani la matita con l’omino, sorrise mettendo in mostra la finestrella di un dentino caduto. 

Dalle matite natalizie Enchanted, le più magiche che ci siano, fluiscono i desideri che fanno brillare gli occhi a tutti i piccini che non vedono l’ora di ricevere un bel dono. Anche perché, a guidare la loro manina emozionata, sono alcuni dei simboli natalizi e degli amici più cari a Santa Claus.

La matita verde è tutta addobbata con i disegnini degli abeti polari su cui sta fioccando la neve fresca. Sulla punta c’è un gommino a forma di alberello decorato da festoni, lucine dorate e palline colorate che ha un puntale a forma di stella. La matita bianca, invece, è dedicata ad un grande amico di Santa Claus, il pupazzo di neve Snowman. E, infatti, il gommino in cima è il suo visino sorridente candido di neve, avvolto da un berretto rosso e verde e da una sciarpa a strisce. Con il nasino a forma di carotina è impossibile non riconoscerlo. E un altro nasino famoso è quello di Rudolph, la renna che guida nel buio la slitta di Santa Claus. La sua matita è gialla, mentre il musetto della renna è marrone, con le corna rotondeggianti un po’ innevate. Evidentemente è di rientro da un bel viaggio dell’immaginazione anche perché ha le guanciotte rosse. L’ultimo amico di Santa, appena uscito dal forno, è Gingerbread Man, l’omino di pan di zenzero con indosso la sua salopette blu e la glassa verde che gli decora il visino, che aspetta di essere raggiunto, lungo la sua matita celeste, dai disegnini di Babbo Natale stesso. Le Enchanted Christmas Pencils sono l’espressione di un desiderio a portata di mano.