Set 26 Palline di Natale rosse Lucky Day

“Puoi addobbare dove vuoi e come vuoi”. Poche parole che suonarono come un’allegra musichetta natalizia alle orecchie di Jonathan. Il bambino affondò immediatamente le mani nella sacca trasparente piena palline rosse e ne sollevò una manciata che gli riempì le braccia. “Una alla volta!”, rise la mamma. Aveva ragione, anche perché non voleva che finissero subito. C’era tanto da addobbare. 

Per prima cosa corse in camera sua, dove appese delle palline lucide al festone sopra la finestra. Le scelse dello stesso colore e della stessa lucentezza delle campanelle che indossavano le renne della slitta nelle illustrazioni dei libri che gli piacevano tanto. Poi corse in cucina e appese qualche sfera un po’ più piccina anche al vaso delle stelle di Natale. “Non dimenticare l’albero”, gli fece eco il papà, ma come avrebbe potuto. Lui lo sollevò anche sulle spalle perché potesse riempire di palline velate gli spazi vuoti tra i fiori rossi, dai petali sottili cosparsi di brillantini. 

Un vagito arrivò dalla culletta lì accanto. “Quando Marina sarà più grande le insegnerai come si decora casa, promesso?”. “Promesso”, rispose prontamente Jonathan. Ma intanto approfittò di un’ultima pallina glitterata rimasta nella sacca per appenderla sopra la culletta, tra i cavallini a dondolo che danzavano in cerchio. La piccina tese il braccio verso l’alto, come a voler afferrare la pallina. “Tra qualche Natale toccherà a te”, le disse il fratellino. 

Le sfere Lucky Day sono le gote lucenti dei piccini che riverberano l’emozionante attesa che, come un ponte color dell’aurora boreale, li avvicina a Santa Claus. Ma sono le stesse gote dei grandi, sempre velate del medesimo rossore felice, che ancora ricordano la gioia di bambini per qualcosa di bello che stava accadere. E che accadrà presto, facendo scintillare gli occhi di gioia. Perché a Natale ogni giorno è un giorno felice e fortunato.