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Com’era morbida la pancia della gnometta dalle lunghe gambe! Matilde l’adocchiò subito, tra le altre decorazioni, per il cappello a punta rosa di tessuto intrecciato con un decoro di agrifoglio bianco al cento. La sollevò con entrambe le braccia e, notandone la morbidezza, alla prima occasione l’abbracciò, approfittandone per schiacciare un pisolino. “Non è un cuscino, lo sai, vero?”, le chiese la mamma. E, Matilde, ancora un po’ assonnata, con gli occhi sulle palline rosa appese all’albero, annuì, ma poi la testa le ricadde di nuovo sulla pancia dello gnomo di stoffa ai piedi dell’abete addobbato.
La piccina si era ormai molto affezionata alla sua nuova amica. Una volta l’aveva portata con sé in cameretta, accanto al letto, un po’ nascosta dalla tenda con i fiori. Un’altra volta, invece, le aveva appeso al naso una pallina glitterata. “La farai scappare così”, l’avvertì la mamma. E così fu. Quella mattina, scesa per colazione, Matilde si accorse subito che il piccolo personaggio natalizio non era più al solito posto sotto l’albero. Sgranò gli occhi confusa, subito guardando la mamma. “Cerchiamola”. La bambina non se lo lasciò ripetere due volte e cominciò a guardare nei luoghi dove l’aveva portata con sé le ultime volte, come il divano, il tappeto, addirittura la sedia in cucina a capotavola. Né si accorgeva di alcuni rami dell’albero che si muovevano e delle palline che, toccandosi tra le loro, tintinnavano.
Finché fu la mamma a indicarle il lato dell’abete più nascosto. Le palline lucide erano l’una sopra l’altra, quelle opache e glitterate si alternavano le une con le altre in file orizzontali. Su una parte dell’albero c’era una scala di palline. Matilde alzò la testa piegando il collo all’indietro così tanto che quasi cadde. La sua amica gnometta era quasi arrivata sulla cima dell’albero e teneva le gambe tra due rami, sopra l’ultima fila di palline glitterate sicché sembrava si fosse arrampicata usando la scala di sfere. Il suo viso, seppur quasi interamente coperto dal cappello a punta, sembrava rivolto proprio verso di lei. “Oh!”, esclamò Matilde spalancando gli occhi.
Le palline natalizie lucide, opache e scintillanti di rosa meraviglia
Un ‘Oh’, che sia di sorpresa, di stupore, o di incanto, fiorisce a Natale sulle labbra, mentre gli occhi un po’ luccicano e le guance si arrotondano come le sfere Raccolta dei Boccioli Magici. Hanno il colore di una tenue alba che comincia appena a tingere il cielo di rosa dopo il passaggio della slitta di Santa Claus. Sono lucide dei pensieri più soavi, velate e rosate per le emozioni talmente importanti da essere ancora inespresse, e accese e scintillanti come sanno essere i pensieri degli amici di Santa più piccini, che cercano una magica sorpresa in ogni piccola gioia quotidiana. Come sempre dovrebbe essere a Natale.
Materiale | PVC |
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Colore | Rosa |
Diametro | Ø 8 - Ø9 - Ø10 cm |
Effetto | Lucido-Opaco-Glitterato |