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Alessa fischiettava una canzoncina natalizia imparata a scuola, un bel po’ di anni fa. “Oh Christmas tree, oh Christmas tree…”, cantava tra sé e sé e poi fischiettava ancora il ritornello. Quando aveva iniziato a ritagliare le formine dei biscotti a forma di alberello, di omini di neve, renne e palline tonde non si era accorta di quanto fosse presto. La sveglia non era ancora suonata, ma per lei era sempre stato così: nella notte tra la Vigilia e Natale un incredibile entusiasmo, misto all’infantile curiosità di vedere Babbo Natale, la teneva sveglia. E allora durante la notte leggeva, disegnava, colorava, o semplicemente si posava con le braccia sul davanzale a guardare fuori, mentre la brina fredda sembrava quasi cristallizzarsi in un fiocchetto di neve.
Iniziò a mescolare la glassa rossa come le palline sull’albero, ma in due ciotoline diverse perché in una aveva aggiunto degli zuccherini in modo che sembrasse glitter. Una folata di vento fece muovere una pallina di sottili spicchi un po’ panciuti appesi alla ghirlanda che decorava una piccola finestra a muro tonda. Da quella stessa finestra una volta Alessa aveva visto Babbo Natale. Il suo sguardo, in realtà, era caduto prima sulle impronte che si allontanavano verso la strada, poi su un sacco di iuta e infine su Babbo Natale che, prima di sparire dalla sua visuale, si era voltato e l’aveva salutata con le palline rosse che, da così lontano, sembravano le sue guance.
Possibile che Babbo Natale fosse tornato di nuovo e le stesse facendo una carezza sulla testa? Ma sì, in fondo era la mattina di Natale e quel suono che udiva poteva essere delle campanelle della slitta. Alessa aprì gli occhi. Si era appisolata contro la finestrella tonda e la carezza che sentiva era delle palline appese sulla fronte. Il suono acuto, invece, arrivava dal forno. Mentre decorava i biscotti lanciò un’altra occhiata alla finestra… un momento, quella macchia rossa… era stata solo un’impressione. Ma le sfere rosse continuavano a dondolare, anche ora che la finestra era chiusa.
Modellino vintage di bicicletta rossa con l'augurio di buon Natale
La felicità è negli occhi di chi guarda e Santa Claus non smette mai di ricordarlo a chi lo aspetta con un desiderio nel cuore e, nello sguardo, una luce calda di spirito festoso. Le sfere Mele di Bahir è quello spirito che portano: in alcune si riflette, proprio come un dolce sentimento negli occhi felici, mentre su altre scintilla della brillante polvere delle stelle che Santa ha portato con sé sulla sua slitta. Altre sfere ancora, invece, sono corolle che alternano sottili spicchi, lucidi e scintillanti: sono la sintesi perfetta del Natale che sta per arrivare.
Materiale | PVC |
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Colore | Rosso |
Diametro | Ø 8 cm |
Effetto | Lucido-Glitterato |