Servizio Piatti Yenide Tondo Da 18 Pezzi In Ceramica

Il cielo a Natale è più luminoso perché è possibile scorgere proprio in quella magica notte una nuova costellazione. 

Yannick era un amante delle stelle. Passava notti intere a studiare le splendide coreografie che si apprestavano a rappresentare nel cielo. Il suo sogno più grande era quello di riuscire a scoprire una nuova costellazione. Quando doveva iniziare qualcosa di nuovo ricordava le parole di sua mamma: “Abbi sempre l’umiltà di iniziare da terra” e così lui fece. In un campo abbandonato situato poco fuori dal suo piccolo paesino notò una ripetizione alternata delle piante della stella di Natale. La loro distanza era interessante poiché numericamente formava una serie storica di valori che ciclicamente si ripetevano. La notte della vigilia di Natale Yannick osservò con il suo telescopio stelle luminose in cielo la cui lontananza era la stessa misurata dalle piante su quel terreno. Congiunse i punti degli astri e ciò che venne fuori fu il disegno dei petali della stella di Natale. Aveva trovato la sua costellazione. Quando presentò la sua scoperta al Consiglio Nazionale delle Ricerche gli scrutatori dichiararono che per essere preso in considerazione doveva avere una minima valenza nella vita pratica delle persone, altrimenti sarebbe finito tra gli ultimi progetti da vagliare. Dopo mesi di tentativi falliti, in occasione dell’arrivo del Natale, Yannick chiese a Babbo Natale di aiutarlo a rendere socialmente utile il suo progetto. La risposta dell’uomo dei desideri non tardò ad arrivare: il mattino della grande festa, quando si svegliò, Yannick trovò vicino al suo telescopio un regalo; al suo interno vide tre piatti bianchi su cui era disegnata in due lati opposti la pianta della stella di Natale. Era rossa con vividi petali dipinti peculiarmente in ogni loro splendido solco. Accerchiate da splendide foglie verdi, presentavano anche bacche rosse di accompagnamento tipiche dell’agrifoglio natalizio. Il bordo e il cerchio centrale che divide la decorazione dal cibo erano dorati, come il colore delle stelle nel cielo. Le tre dimensioni, il piatto piano, quello fondo e il piattino più piccolo, gli permettevano di ampliare l’uso che le persone avrebbero potuto farne. Il modo, infine, in cui i petali stessi erano disposti ricordava i punti di congiunzione della nuova costellazione. Yannick chiamò la sua scoperta come quei piatti, Yenide, che vuol dire “nel nuovo”. Il CNR, grazie all’inserimento dei nuovi elementi nel suo progetto, non solo lo accettò ma ne fu così entusiasta che si occupò personalmente della sua diffusione. Molte famiglie oggi mangiano nei piatti della costellazione più natalizia di sempre.