Servizio Piatti Meyvel Tondo Da 18 Pezzi In Porcellana

Esiste una magica corona che può unire i legami portando armonia e felicità tra i membri di una famiglia o di un popolo. 

C’era una volta una fanciulla di nome Mel che viveva nel piccolo regno delle bacche rosse. Gli abitanti non diedero mai un nome alla pianta che pullulava in ogni parte del territorio ma amavano le sue caratteristiche: le foglie dalle punte aguzze erano lo scrigno che conteneva i rossi frutti pregiati. Secondo la leggenda chi avesse scovato una corona della nota pianta sarebbe riuscito a ritrovare chiunque si fosse smarrito. Proprio per questo ogni anno, nel giorno di Natale, il re indiceva la nota caccia alla corona, per ritrovare sua figlia dispersa quando era ancora in fasce. Visti gli scarsi risultati degli anni precedenti egli decise di scrivere a Babbo Natale, era l’unico che avrebbe potuto ricongiungerlo alla sua piccola fanciulla. Il mattino della festa giunse pieno di aspettative e speranze. Come tutti gli anni il re diede inizio alla gara. Quando ritornò nelle sue stanze un servitore gli disse di aver trovato un pacco sotto l’albero che era presente nel salone delle feste. Egli gli ordinò di portarlo e, quando lo aprì, vide tre piatti di tre diverse dimensioni. Erano tutti bianchi decorati nella parte più esterna con la famosa corona delle bacche rosse; le foglie di agrifoglio erano dipinte accuratamente e il bordo dei piatti era rosso, come se ci fosse un elegante nastro che li decorava tutt'intorno. Il re incuriosito prese il biglietto che gli era stato lasciato nello scatolo: “Se vuoi trovare la principessa lascia questi piatti all’entrata del bosco indicando che sono di regia proprietà. La fanciulla che li restituirà sarà proprio vostra figlia. Buon Natale! Con affetto, Santa”. Il re posizionò personalmente i piatti con la corona di agrifoglio all’entrata del bosco. Su di essi indicò che si trattava di oggetti del re come dettogli, poi si nascose dietro ad un cespuglio. Dopo un quarto d’ora circa una giovane si avvicinò al dono e, come previsto, si diresse verso il castello per riconsegnarlo; il re, con le lacrime agli occhi, le corse incontro e la abbracciò forte. “Come vi chiamate?” chiese l’uomo compassionevolmente “Mi chiamo Mel” rispose la fanciulla, sono un’orfana” “Sai, Mel, da oggi quei piatti che mi hanno permesso di trovarti saranno diffusi in tutto il regno; tutti i posteri dovranno conoscere la magica corona di bacche che ha permesso di ricongiungerci. Si chiameranno Meyvel. Ora vieni, abbiamo tante cose da raccontarci”. Finalmente il sovrano aveva ritrovato sua figlia e Mel la sua famiglia.