Servizio da 18 Piatti Natalizi in Porcellana So This is Christmas

Mery appoggiò le braccia al davanzale e il mento alle braccia coperte dal maglioncino rosso morbido e caldo. Quella mattina di Natale si era svegliata curiosamente presto e, approfittando del silenzio della casa ancora addormentata, era andata in cucina alla ricerca di un omino di pan di zenzero con il sorrisino di glassa. Fuori il sole era già alto e illuminava le goccioline di rugiada sul cespuglio sotto la finestra e i cristallini di brina che durante la notte avevano ricoperto l’asfalto. Non seppe dire quanto tempo fosse rimasta alla finestra, ma all’improvviso la strada era piena di gente a passeggio e dall’angolo arrivavano le voci dei bambini incappucciati che correvano fuori a giocare. “Buon Natale”, la salutò la sua vicina rientrando con un pacchetto di quelli che Mery scommetteva essere dolci. Quando era bambina lungo la strada spesso passeggiavano i suonatori di zampogna e lei, non appena ne riconosceva le note, correva alla finestra con gli occhi lucidi. 

La mattina trascorse in fretta e ben presto la casa si riempì di parenti chiacchieroni e bambini pieni di entusiasmo che si erano subito lanciati sui regali ai piedi dell’albero. Mery aveva preparato per tutti un piccolo aperitivo a base di cioccolata calda, la sua passione natalizia di bambina, mentre la nonna estraeva la tombola dalla borsa. “Non ti sembra un po’ presto?”, le chiese la ragazza con un sorriso, “Non abbiamo neanche aperto i regali”. “Ma sì, certo… io intanto la preparo”. Ma non appena la videro i bambini, iniziò la prima partita. Mery, intanto, portò in tavola in piatti dal bordo dorato pieno di stelline e, al centro, un bell’albero addobbato e pieno di regali. Alzando gli occhi da quell’immagine, la più natalizia a cui potesse pensare, si ritrovò a pensare che era proprio la stessa scena su cui stava posando gli occhi in quel momento. 

L’albero con gli addobbi preferiti di ciascun membro della famiglia e regali per tutti, anche per gli amici che presto sarebbero passati a trovarli. Era il Natale che le piaceva, fatto delle riunioni degli affetti, un momento per cui da bambina non stava nella pelle, di bontà che profumavano in cucina e di sorprese. Quell’anno di sorprese ne aveva qualcuna anche lei, piccoli doni fatti con le sue mani nelle mattine di sveglia presto, con il profumino dei pan di zenzero. Ma non era ancora il momento. Quello era il momento dei racconti della nonna per i più piccoli, poi sarebbe arrivata la mamma con le sue tartine, poi altre chiacchiere e giochi fino a tardi. Era il Natale della sua famiglia, con cui era cresciuta e che sempre avrebbe custodito nel suo cuore.

E così è arrivato anche questo Natale, di nuovo il tempo di stare al caldo più vicini, di pensare a come far fiorire il sorriso sulle labbra di qualcuno a cui si vuol bene, di nuovo il tempo di cercare emozioni per costruire i ricordi della felicità. 

Sul servizio di piatti So this is Christmas le emozioni sono tutte al centro, sotto il grande albero addobbato. L’abete verde e smeraldino è tutto uno scintillio di lucciole dorate fino alla cima su cui si è posata la stella dei desideri. Tra i rami rigogliosi spuntano palline dorate e champagne, stelline e festoni riccioluti, un abito festoso ammanta l’albero. Ai suoi piedi ci sono pacchi regalo colorati chiusi da coccarde ricciolute rosse e oro: sono lì per noi, per ricordarci che qualcosa di bello sta per arrivare. Il bordo dei piatti è un intreccio di code dorate di cometa che, ai margini, contengono stelline scintillanti. Sono la magica scia che porta a noi il Natale.