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“C'era una volta, in un regno lontano, un piccolo villaggio nascosto tra i fiocchi di neve e le luci scintillanti, dove il Natale prendeva vita”. Il piccolo Nathan, che per quanto amasse i canederli era in vena di capricci, puntò gli occhi sulla mamma con il cucchiaio a mezz’aria, mentre tutt’intorno alla tavola si faceva silenzio. “Ogni anno, nella notte della Vigilia, il grande albero di Natale al centro del villaggio brillava di una luce magica che risvegliava i suoi abitanti: lo schiaccianoci, gli orsetti reali e gli altri personaggi incantati. La luce dell’albero era alimentata da una stella dorata in cima e, ogni volta che si accendeva, si compiva un miracolo natalizio. Quell'anno, però, la Stella d'Oro, fonte della magia, era stata rubata dal perfido Re Ghiaccio, un sovrano solitario che viveva in un castello di ghiaccio lontano e, senza la stella, il villaggio sarebbe rimasto nell'oscurità e nessuno dei personaggi natalizi si sarebbe risvegliato per celebrare la festa”.
Ogni tanto Nathan abbassava gli occhi sul suo piatto, con il bordo rosso pieno dei suoi simboli preferiti del Natale, dallo schiaccianoci alle palline, e assaggiava un altro po’ dei suoi gnocchetti di pane, mentre con una mano giocava con un piccolo soldatino di legno. “Lo schiaccianoci, il coraggioso guardiano dell'albero”, continuò la mamma, “Si svegliò ugualmente, spinto dal forte desiderio di salvare il Natale. Radunò i suoi fedeli amici: il saggio orsetto, l’agile cavallino a dondolo, la Fata dei Bastoncini di Zucchero e insieme partirono per il castello del Re di Ghiaccio, trovando sempre la strada grazie alla magia contenuta nelle palline di vetro che portavano con sé, finché raggiunsero il castello del Re. Anche lui, un tempo, amava il Natale, ma il suo cuore si era raffreddato per la solitudine”.
La cena, intanto, era quasi terminata e il bambino, concentrato com’era sulla storia, quasi non lo notava. Accettò addirittura un altro piatto, con gli stessi decori sul bordo bianco, e la frutta a pezzetti. “Come finisce la storia?”. “Perché non inventi tu un finale?”. Nathan ci pensò un po’. “La Fata dello Zucchero soffiò la sua polvere magica e il castello cominciò a trasformarsi e a riempirsi di decorazioni e luci. Allora il re capì Re che il bello del Natale era stare insieme ai suoi amici, restituì la stella e festeggiò con loro”. La mamma sorrise. Il finale di Nathan era molto simile a quello che aveva inventato lei, una Vigilia di Natale di molti anni prima, mentre giocava con il suo orsetto, in attesa che si riunisse la famiglia.
Il servizio di piatti natalizi con i bordi colorati e decorati dai simboli delle feste che raccontano una storia natalizia
C’era una volta un bambino che aspettava con trepidazione Babbo Natale… c’era una volta una ragazza che aspettava solo di incontrare qualcuno a cui voleva bene e che non vedeva da tempo… c’era una volta un anziano signore che ancora ricordava i Natali di quando era bambino e ci riscaldava stando l’uno vicino all’altro e dividendo ciò che c’era di buono. E, tutt’intorno, una pallina colorata, un ramo di agrifoglio del buon augurio, un dono da scartare, una stella a cui esprimere un desiderio. Quel Natale di una volta c’era e ci sarà sempre finché lo desidereremo.
Ed è raccontato proprio sul servizio di piatti C’era una volta con i bordi colorati, il piatto piano di rosso, il fondo di verde e il piattino di bianco, tutti e tre decorati dai simboli natalizi più cari. Ci sono lo schiaccianoci coraggioso in divisa rossa e verde, il tenero orsetto con il cappellino da Babbo Natale e il papillon rosso, il cavallino a dondolo che custodisce i pacchi regalo. In una marea di stelline danzano tante palline colorate, doni con le coccarde dorate, rametti di agrifoglio con le bacche rosse, calze e bastoncini di zucchero. È tutto ciò che rendeva felice a Natale ed è ciò che sempre porteremo nel cuore.
Materiale | Porcellana |
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Plus | Lavabile in Lavastoviglie |
Composizione Set Piatti | 6 Piatti fondi - 6 piatti piani - 6 piatti dessert |
Larghezza Piatti | Piattino: 20 cm, Fondo: 21 cm, Piano: 23 cm |
Lunghezza Piatti | Piattino: 20 cm, Fondo: 21 cm, Piano: 23 cm |
Altezza Piatti | Piattino: 2 cm, Fondo: 4 cm, Piano: 2,5 cm |