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“Ma come ci è venuto in mente…”. Un’altra corda di chitarra saltò. Il gruppo si guardò sconcertato. Amici da una vita, appassionati di rock e power metal, Simone, Veronica, Giuseppe e Noemi inseguivano il sogno di un’esibizione in pubblico. Per l’esattezza dall’estate dell’ultimo anno di scuola media quando nella soffitta di Simone avevano trovato alcuni vecchi vinili di Patty Smith e dei Pink Floyd. E ora l’occasione era arrivata, un grande spettacolo per una raccolta fondi in vista del Natale. “A Natale non ci arrivo”, la previsione di Giuseppe, la voce del gruppo, che in quel momento sentiva la gola secca come il deserto. “Ragazzi possiamo farcela!”. “È un’utopia!”, e su quelle parole a Noemi saltò la seconda corda della chitarra. E intanto Veronica si era convinta di aver smarrito la sua bacchetta portafortuna. Mancava un minuto all’esibizione. “Ragazzi dobbiamo prendere tempo”, sibilò Simone. “Ma qualcuno deve andare sul palco”. E gli occhi del ragazzo si posarono su uno Schiaccianoci, una delle decorazioni a tema della stanza. “Vuoi scherzare? È rosa!”.
Quando il sipario si aprì l’applauso del pubblico tentennò. Al centro del palco c’era solo uno Schiaccianoci, appoggiato su un supporto per chitarra, con un simpatico tamburello. Veronica, dietro le quinte, simulò il rullo dei tamburi, mentre Giuseppe si scaldava la voce con alcuni vocalizzi perché sembrassero, anche quelli, provenire dal soldatino sul palco. Il diversivo servì a Noemi per sostituire le corde rotte e a Veronica per recuperare la bacchetta portafortuna. Tutti insieme balzarono sul palco, accerchiando lo Schiaccianoci, al ritmo di un riff di chitarra. Avevano preparato una versione metal di Jingle Bells con un testo di loro pugno. “Un ringraziamento al nostro manager, che da oggi sarà soprannominato Ufficiale della Sinfonica Utopia”, proruppe Simone alla fine dell’esibizione. E dopo il bis i ragazzi ebbero il coraggio di presentare un loro inedito, tanto energico da far saltare lo Schiaccianoci dal suo piedistallo improvvisato. E anche qualche signora più anziana dalla sedia.
Il soldatino di Natale in uniforme rosa shocking che dà ritmo alle feste
All’impiedi su un piedistallo bianco bordato di rosa glitterato, l’Ufficiale della Sinfonica Utopia non passa certo inosservato. Merito dell’insolito colore della divisa, il rosa, che nulla toglie al suo aspetto impettito, ma anzi lo denota con un tocco di classe. L’ intera uniforme ha la medesima tonalità di rosa acceso ed è decorata con estrema semplicità da sei pietrine trasparenti che fungono da bottoni della giacca. Le stesse pietre, simili a brillanti, spiccano anche sugli stivali bianchi. Come previsto dal codice dell’abbigliamento militare, lo Schiaccianoci indossa un cappello bianco senza visiera, decorato con un motivo a triangoli rosa glitterati.
Schiaccianoci in legno in stile shabby curatissimo nei dettagli
I tratti del viso in questo modellino di Schiaccianoci, nonostante il tripudio di rosa della divisa, non si perdono affatto sull’incarnato chiaro del soldatino. Gli occhi celesti sono luminosi, ben circoscritti dalla linea netta della palpebra e dalle sopracciglia bianche dipinte a mano, come i baffi. Il naso sporgente dal viso spicca per le gote accese, sopra la bocca rossa con i dentoni bianchi che, tradizionale del personaggio, si muove grazie alla leva sulla schiena. A contraddistinguere il modellino è il suo grazioso tamburello, rigorosamente rosa, dalle estremità bianche, che l’Ufficiale della Sinfonica Utopia si appresta a suonare con le sue bacchette bianche.
Materiale | Legno |
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Colore | Rosa |
Tocco dell'Elfo Mastro | Barba e capelli in tessuto |
Larghezza | 10 cm |
Profondità | 8 cm |
Altezza | 35 cm |