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Il negozio di giocattoli del signor Alberto era molto conosciuto in città. Durante le feste addobbava le vetrine con cestoni di bastoncini di zucchero, pan di zenzero e cioccolato e organizzava un evento speciale per i bimbi. Quell’anno fu la volta del ‘North Pole Air Mail’, il servizio di posta che recapitava le letterine direttamente sulla scrivania di Santa. Alberto aveva piantato fuori al negozio una cassetta rossa e accanto, su un piedistallo, uno Schiaccianoci con il colbacco in uniforme blu e rossa. “Come facciamo a sapere che le lettere non le prendi tu?”, gli chiedevano i bambini passando per strada mentre andavano a scuola. “La Guardia della Porta dei Desideri non lo permette!”, rispondeva il giocattolaio, “Lui è il custode dei vostri sogni di Natale e non li rivelerebbe mai. Meno che a Babbo Natale”. E un giorno volle dare prova della professionalità del suo soldatino. Approfittò di due fratellini entrati a curiosare, ben sapendo che il più piccolino aveva già lasciato di nascosto la sua letterina, mentre il più grande aveva cercato di sbirciare nella cassetta girando di spalle lo Schiaccianoci. Toc! Sulla testa di Giulio, il maggiore, cadde una noce. Il ragazzino si guardò intorno disorientato e Alberto gli fece cenno di alzare gli occhi. Su uno scaffale c’era lo Schiaccianoci. “È un custode molto severo, te l’ho detto” e, mentre parlava, distraendo strategicamente i due, ecco che il soldatino riapparve su un basso tavolino alle spalle di Carletto, il fratello minore. Accanto allo Schiaccianoci il bambino vide il peluche di un cagnolino marrone con la lingua penzoloni. Iniziò a saltellare agitando le mani. “Ma per il regalo vero dovrai aspettare Natale!”.
Prima di uscire Giulio si voltò verso il giocattolaio. “Lo so che lo hai messo tu il cane lì”. “Hai fatto il giro del mio negozio. Hai visto in vendita peluche come quello?”. Toc! Un’altra noce cadde sulla testa del ragazzino. Ma lo Schiaccianoci era di nuovo al suo posto accanto alla cassetta delle lettere.
Il Soldatino di Natale in regale uniforme blu che custodisce i desideri più belli
Lo Schiaccianoci Guardia della Porta dei Desideri ha un’aria alquanto pacata e regale. Merito sia del suo abbigliamento un po' ricercato che della tinta predominante sull’uniforme, il blu. A spezzare il monocromatismo della giacca è il rosso del doppiopetto, lucente grazie ai sei piccoli cristallini tondi che fanno da bottoni, tre per lato. Un tocco luce arriva anche dai dettagli dorati di polsini e spalline, a cui si aggiunge sottile decoro nella parte finale della giacca. Il soldatino indossa dei morbidi pantaloni a sbuffo in velluto blu scuro, che gli calzano a pennello, e terminano con un merletto dorato che copre il bordo superiore degli stivali neri. Completa la divisa un morbido colbacco nero su cui, al centro, tra i ciuffetti, brilla una pietra rossa come un rubino.
Statuetta in legno dipinta a mano con particolari curati nei minimi dettagli
Il volto della Guardia della Porta dei Desideri è serio, ma bonario. Le grandi iridi celesti, dipinte a mano, contornano la lucente pupilla nera, e insieme alle schiocche rosse, come quelle di un bambino, alleggeriscono l’austerità dei baffoni neri disegnati con la punta all’insù e delle sopracciglia con la punta all’ingiù. Altro tocco di rosso, oltre al doppiopetto e al piedistallo, è la bocca, rettangolare con i denti perfetti, bianchi e tondi. La parte superiore della mascella è disegnata direttamente sul viso, quella inferiore è incassata nel collo ed è la parte mobile che si alza e si abbassa grazie alla leva sulla schiena. Poco importa che la Guardia della Porta dei Desideria sia realizzato in legno, non è affatto un rigido soldatino. Tutta la morbidezza della sua figura vien fuori dai capelli corti e la barba in tessuto soffici e ovattati, il colbacco coperto dal pellicciotto e i pantaloni di velluto. Morbidezza niente affatto scalfita dall’arma che regge, l’ascia dorata dalla lunga lancia.
Materiale | Resina |
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Larghezza | 10 cm |
Profondità | 7 cm |
Altezza | 28 cm |