Schiaccianoci Protettore dei Dolci Natalizi 40 cm

Da piccola, durante le feste, Rosemary trascorreva ore insieme alla mamma a preparare squisitezze natalizie, come omini di pan di zenzero, cupcake al cioccolato e panettoni alla crema. Tant’è che il suo sogno era di diventare la pasticciera più brava del mondo. La mamma le diceva sempre che la sua fonte di ispirazione era l’amato Schiaccianoci, che ogni Natale metteva sotto l’albero. Rosemary, in verità, lo trovava buffo: non molto alto, con un cappello da chef sulla testa e dei dolcetti in mano, non aveva un’aria particolarmente militaresca. Ma a detta di sua madre il suo talento era combinare ingredienti e sapori speciali. 

Da adulta Rosemary non era diventata una pasticciera e, anzi, tra un impegno e l’altro, di dolci non ne preparava quasi più. Quell’anno non aveva neanche addobbato tanto casa, infatti sull’abete mancavano ancora le luci, e uscendo di corsa, con la borsa aveva urtato lo Schiaccianoci della mamma facendolo cadere. Se ne accorse solo rincasando la sera tardi quando, con gli occhi sul cellulare, lo urtò con un taccò. Vederlo lì, con il viso contro il tappeto, la commosse. “Povero Schiaccianoci… come ti chiamava mamma? Il Protettore dei Dolci Natalizi… o qualcosa del genere”. Seduta in poltrona se lo poggiò sulle gambe. Non si era danneggiato, per fortuna, solo il cappello era un po’ spiegazzato. E fu lì che, sotto le dita, sentì qualcosa. Nel cappello c’era un foglietto! Lo recuperò delicatamente e lo aprì. Era una lettera-ricetta della mamma. “Cara bambina mia, quanto ci siamo divertite oggi! Hai inventato il tuo primo dolce natalizio. Ingredienti: farina, latte, uova, zucchero, cannella, cioccolato, crema, zenzero, miele, peperoncino. Sono tutti i tuoi ingredienti preferiti, forse un po’ troppi, ma non importa. Ricordati che c’è un solo ingrediente che non deve mai mancare, l’ingrediente segreto: l’amore”. Rosemary strinse a sé lo Schiaccianoci. Era ora di rimettersi ai fornelli.