Schiaccianoci Sovrano delle Storie Musicali 30 cm

Girando per botteghe in cerca di regali, Max era rimasto affascinato da uno Schiaccianoci musicante in uniforme rossa con uno scettro, che aveva rievocato sbiaditi ricordi di infanzia. Sulle prime non era riuscito a definirli bene, ma ci pensò nei giorni successivi. 

Nelle vetrine, infatti, gli sembrava di incontrare sempre lo stesso soldatino. Nella gelateria artigianale era sul bancone, al negozio di giocattoli su un piedistallo alla guida di una schiera di orsetti. Pensò di ritornare dove lo aveva visto la prima volta, ma una sensazione lo guidò a casa. Cominciava a ricordare. In salone c’era la vecchia foto del nonno in poltrona e sul comodino lì accanto, il soldatino sul tamburello. Da piccolo Max trascorreva le feste con il nonno. Lui lo portava al parco, gli comprava il gelato al cioccolato e una mattina, in cui il vento soffiava fortissimo, gli aveva regalato la sua sciarpa rossa. Quella l’aveva conservata. 

Max si sentì perduto al pensiero di non trovare più il soldatino. “Non è in vendita”, gli disse, invece, la proprietaria della bottega. Il ragazzo le chiese allora chi li producesse, dal momento che ne aveva visti in giro così tanti. “Impossibile”, rispose lei, “Questo è un pezzo unico appartenuto ad un signore che abitava qui vicino. Era un portafortuna. Ma puoi prenderlo. Credo tu ne abbia bisogno”. 

Ammantato di rosso e verde, lo Schiaccianoci Sovrano delle Storie Musicali è l’emblema delle feste. Valoroso e fiero, nella posa di chi sorveglia un bene prezioso, accoglie e protegge gli abitanti della casa con una elegante uniforme in cui, sebbene ci siano tutti i colori del Natale, il rosso risalta di più. La giubba è interamente rossa ad eccezione del doppiopetto verde con ghirigori dorati, i polsini verdi e le spalline dorate. Verde è anche la tunica sotto la giubba sui cui sfavillano due brillantini porpora come rubini. Sulla schiena la divisa non ha decorazioni, ma anzi, complice la cintura nera in vita, ricorda quasi l’abito di Babbo Natale. Al rosso si abbinano i pantaloni bianchi e gli stivali neri. 

Gli occhi celesti del Sovrano delle Storie Musicali, delineati dal tratto sottile della palpebra, sembrano un po' severi. Il naso aquilino sporge dal volto al centro del viso, tra le sopracciglia e i baffi neri a forma di goccia, e i capelli e la barba bianca che gli danno un'aria saggia. Come anche l’espressione della bocca, con i denti bianchi in evidenza e le mascelle che si muovono rievocando l’originaria funzione dello schiaccianoci. Il Sovrano delle Storie Musicali, come richiesto dalla sua carica, ha uno scettro dorato nella mano sinistra e sulla testa porta una corona con la cuffia rossa contornata da brillantini rossi. 

Il soldatino poggia su un tamburo, a triangoli rossi e verdi bordati d’oro, dotato di meccanismo interno che riproduce la famosissima melodia del ‘Valzer dei Fiori’ dell’opera musicale di Tchaikovsky. Ed è al ritmo di queste note che muove le braccia e la bocca.