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Nella famiglia di Alba il posto dello Schiaccianoci era sempre stato sul vecchio comò all’ingresso. Da lì aveva una prospettiva privilegiata sulla casa, sull’albero arredato ogni anno con stile e colori sempre diversi e sulle renne che vegliavano attente agli angoli del salone. Il padre di Alba lo aveva portato dall’Austria, regalo di un commerciante ai mercatini di Natale. Alla figlia aveva raccontato di quanto quel soldatino di legno fosse antico, di quante case avesse visitato e quanti Natali fossero passati sotto i suoi occhi. “Credo sia stato anche sul comò di Babbo Natale al Polo Nord sai?”. E lei, affascinata, lo ammirava nella sua splendida divisa rossa e verde.
Divisa che negli anni non si era minimamente scalfita, né aveva perso lucentezza. Alba lo aveva sempre conservato con cura e, anche da adulta, era la sua decorazione preferita, la prima che metteva sotto l’albero. “Mamma mi racconti la storia del tuo Schiaccianoci?”, le chiedeva spesso suo figlio. E lei ricordava i Natali passati, tra le risate in famiglia, i regali scartati, i baci sotto il vischio.
Poi un giorno si accorse che non era più sotto l’albero. Lo cercò in ogni stanza insieme al bambino finché non fu proprio lui a scovarlo sull’alto davanzale della finestra accanto alla tazza della cioccolata calda della mamma con su impresso un Babbo Natale in rilievo. “Chi lo ha spostato lì?”, si domandò stupita Alba. Il bambino cercò di afferrarlo sollevandosi sulle punte, ma gli sfiorò appena i piedi. “Mamma è come nella tua storia!”, esclamò il bambino entusiasta, “Il custode dello spirito natalizio guarda il Natale dall’alto!”. Alba sorrise portandosi alla bocca la tazza di cioccolata calda… vuota. “L’avevo appena preparata. Tu ne sai niente?”. “Io non ci arrivo alla finestra. Però, guarda, i baffi dello Schiaccianoci non ti sembrano sporchi!”.
Il soldato Schiaccianoci che custodisce l’amore per il Natale
Questo Schiaccianoci sprizza spirito natalizio sia dallo sguardo attento, con cui durante le feste protegge la casa dalla negatività, sia per i colori che indossa, tradizionali delle feste, ma un pizzico di glamour grazie al glitter. Il rosso e il verde predominano, pur con una certa abbondanza del verde. Verde scuro infatti è la giubba, guarnita con il rosso glitterato all’altezza delle spalle e dei polsi. Sul doppiopetto luccicano dei triangoli in rosso brillantinato, quattro per parte, terminanti con una pietruzza gialla. Verdi, ricoperte di brillantini, sono le righe sui pantaloni bianchi, che finiscono all’interno degli stivaloni neri. Il Custode dello Spirito Natalizio indossa un copricapo rosso, ispirato agli antichi cappelli militari austriaci da parata che, rispecchiando lo stile dell’uniforme, è decorato con una fascia glitterata verde e un ghirigoro dorato con al centro una pietra trasparente. Il soldatino poggia su un piedistallo laccato di rosso e bordato di verde brillante.
In legno dipinto a mano
La tonalità del rosa chiaro dà allo Schiaccianoci Custode dello Spirito Natalizio una carnagione chiara, con le gote rosse, su cui risaltano gli occhi azzurri e i baffi neri lucenti dalla forma perfettamente disegnata. Il naso aquilino è al centro del viso e sormonta la bocca dai denti grossi, il tratto peculiare del personaggio dello Schiaccianoci. La parte inferiore della mascella è collegata alla leva sulla schiena che, sollevata e abbassata, permette alla bocca di aprirsi e chiudersi rievocando la prima funzione con cui sono nati questi soldatini, ovvero schiacciare le noci. Dalla bocca pende una lunga barba in morbido tessuto, liscia e molto vaporosa, come i folti capelli ad altezza spalla. È ben delineata anche la forma della sciabola, con lama nera e impugnatura oro, che pende dal cinturone stretto in vita.
Materiale | Legno |
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Colore | Verde-Rosso |
Larghezza | 10 cm |
Profondità | 8 cm |
Altezza | 35 cm |