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Cercando alcuni addobbi Nicole trovò un album polveroso con vecchie foto delle feste. Si inginocchiò accanto al suo Schiaccianoci con il colbacco di pellicciotto e lo sfogliò.
Si rivide bambina con i maglioncini rossi cuciti dalla nonna per la cena della Vigilia. Da piccola si divertiva a disegnare formine natalizie sui cartoncini e ritagliarle per creare festoni. A volte la mamma l’aiutava, nei giorni in cui anche lei era libera dal lavoro, mentre guardavano insieme un film. Alcuni li avevano visti così tante volte che ne conoscevano a memoria le battute. Rivide foto delle formine degli omini di pan di zenzero, i preferiti del nonno, che li mangiava anche se non aveva più i denti robusti come una volta, e delle cuginette che recitavano la poesia.
Il suo orologio le ricordò un impegno, ma si trattenne ancora per qualche minuto. Sfilò dall’album alcune foto e le appese ad un filo dorato che intrecciò ai rami dell’albero.
Al ritorno il filo che pendeva, sciolto, caduto sul cappello dello Schiaccianoci. Nicole sorrise e dall’album sfilò un’altra foto. “Non l’avrei dimenticata per nessuna ragione al mondo”, disse rivolta al soldatino. Nell’immagine una bambina, alta quanto il soldatino, segnava una tacchetta sul cappello. Erano tutte lì sul legno, segnate con un pastello a cera bianco, una per ogni Natale in cui la Nicola cresceva accanto al soldatino, finché non era diventata più alta di lui. Ma non aveva mai mancato di metterlo accanto all’albero.
Soldatino di Natale in divisa bianca e oro con colbacco in pellicciotto
Nei loro occhi celesti i soldatini Schiaccianoci conservano il ricordo del tempo che trascorre, riempiendo il cuore di chi celebra le festività.
Il Condottiero dell'Esercito della Vita è il custode della gioia, del divertimento e della commozione che riempie le giornate di festa. La sua giubba è color bronzo e vellutata, con doppiopetto, spalline e polsini bianchi. In vita lo stringe una cintura dorata che gli evidenzia i fianchi stretti. La giubba con il merletto alla base cade sui pantaloni di velluto, che gli calzano morbidi sulle gambe e crearono un risvolto a palloncino sugli stivali bianchi. Sulla testa indossa il colbacco, un tipico cappello militare delle uniformi ottocentesche, in soffice e liscio pellicciotto bianco con al centro una pietra gialla come una cometa.
Schiaccianoci di legno con dettagli bianchi dipinti a mano
Se non fosse per la giubba e l’ascia dorate, forse il Condottiero dell'Esercito della Vita non si distinguerebbe tra le nevi artiche, candido com’è. Le sopracciglia con la punta all’ingiù e i baffi arricciati potrebbero essere residui di neve sul viso pallido, se non fosse per la forma perfetta. Ma gli occhi celesti a goccia non passano inosservati e nemmeno la bocca rossa con i denti bianchi che si dischiude mediante la leva sulla schiena. Anche i capelli sono un morbido cumuletto di neve intorno alle spalle, mentre la barba, sottile ma altrettanto vaporosa, ondeggia sul petto.
Con l’ascia levata il Condottiero dell'Esercito della Vita ci ricorda che il Natale diventa più bello ogni anno che passa.
Materiale | Legno |
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Colore | Oro |
Tocco del Maestro | Barba e capelli in tessuto - Pantaloni in velluto |
Larghezza | 18 cm |
Profondità | 15 cm |
Altezza | 105 cm |