Schiaccianoci Fante della Cavalleria Elfica 27 cm

Camilla cullò ancora la figlioletta di pochi mesi. Da quando si erano trasferiti nella nuova casa la piccola era inquieta, faticava a dormire e piangeva spesso. Secondo il marito percepiva il cambiamento e istintivamente condivideva il loro sentimento. Camilla rifletteva su cosa potesse consolarla. Aveva provato con pupazzi e carillon, ma l’effetto non era mai particolarmente duraturo. E, intanto, con il Natale ormai alle porte aveva cominciato ad addobbare casa. Un bell’alberone, ora che c’era più spazio, la ghirlanda sulla porta e le calze rosse con il faccione di Babbo Natale appese alla finestra. Babbo Natale. Da bambina amava l’uomo vestito di rosso e tutti i personaggi che popolavano il Polo Nord. I suoi preferiti erano i biscottini di pan di zenzero e i regali soldatini condottieri. Per un po’ da bambina aveva collezionato statuette e pupazzetti di varie dimensioni e colori. Ogni Natale ne aggiungeva una, le teneva sotto l’albero durante le feste e poi li portava in camera. Quante volte si era rivolta a Babbo Natale per chiedere aiuto? Ma ora forse era diventata un po’ troppo grande per questo…

Qualche giorno dopo notò che una delle calze appese pendeva più delle altre. C’era qualcosa al suo interno. Un piccolo Schiaccianoci re in alta uniforme blu su un cavallo bianco. “Da dove arriva?”, chiese al marito. “Non eri tu che collezionavi Schiaccianoci? Sarà il tuo… non te lo ricordi?”. Camilla non lo ricordava, non ne aveva mai avuti di così piccoli. Poi notò un bigliettino vergato a mano incastrato tra le assi del dondolo. “Il Fante della Cavalleria Elfica combatterà le tue paure finché non sarai forte per farlo da sola…”. Ricordava quella calligrafia? Non era sicura. Poteva essere la stessa dei bigliettini legati ai regali che ogni Natale apparivano sotto l’albero la notte della Vigilia? Poteva. Camilla legò un nastrino al cavaliere Schiaccianoci e lo appese alla culletta della bimba. 

Questo modellino di Schiaccianoci appare in una inedita versione da cavaliere, confermando anche in questa veste l’indomito coraggio del magico soldatino e il suo ruolo di protettore della casa. Il Fante della Cavalleria Elfica si presenta in una elegante divisa in cui predomina il rosso. La giubba è poi arricchita da spalline in oro, polsini in blu e pietrine blu, simili a zaffiri, che brillano sul doppiopetto. I pantaloni della sua uniforme sono bianchi a righe oro, mentre ai piedi indossa, al posto dei tipici stivali militari neri, calzature da cavallerizzo rosse con stringhe nere e borchie dorate. Sulla testa, infine, spicca una corona dorata con cuffia rossa, ornata da pietre rosse simili a rubini. 

I tratti del viso sono quelli tipici di questo personaggio: occhi tondi e celesti, linea della palpebra netta e sottile, naso aquilino che spunta dal volto, bocca caratterizzata da denti bianchi e tondi che si apre e si chiude mediante alzando e abbassando la leva che si trova sulla schiena. Unica differenza rispetto agli altri modelli è nel colore di barba e capelli, neri anziché bianchi, ma sempre realizzati in morbido tessuto ed estremamente realistici. È perfettamente dettagliato anche l’altro componente del modello, il cavallo a dondolo. Un esemplare bianco, con parte del muso, criniera e coda in marrone. Sul collo, in nero, sono disegnate delle sottili briglie mentre le redini sono in stoffa. Sui fianchi sono riprodotti dei paramenti ornamentali: bordati in tessuto dorato sono decorati con delle graziose renne rosse. Blu a triangoli rossi e il dondolo che lo sorregge. Non resta che far partire all’attacco cavallo e cavaliere.