Schiaccianoci Generale della Legione Galassia 27 cm

Bart era felice mentre, fischiettando un misto tra Jingle Bells e Santa Claus is coming to town, addobbava l’albero con pigne e bacche. Ora che aveva casa tutta sua poteva decorarla come preferiva. E soprattutto poteva tirare fuori le sue collezioni di cavalieri medievali e soldatini a cavallo. Era una passione, un po’ infantile, lo sapeva, ma pur sempre la sua passione. Negli anni ne aveva raccolti a decine, di tutte le dimensioni e materiali, con divise e scudi degli ordini militareschi di ogni parte del mondo. Erano ancora negli scatoloni colorati su cui si era premurato di scrivere ‘Trasporto delicato: contenuto emotivo”. 

Era il momento. Aveva montato gli scaffali in legno su cui li avrebbe collocati, al riparo dentro le vetrinette. La sua opera di allestimento durò due giorni: i soldatini andavano puliti, catalogati e messi in ordine. A fine lavoro li mostrò alla moglie. “Ma quanti ne hai?”, esclamò lei sorpresa. “Visto?”, si vantò lui raccontandole la storia di ciascun pezzo. L’attenzione della donna si fermò su un piccolo soldatino in legno a cavallo, con l’uniforme rossa e un cappellone nero. “Che buffo… È molto diverso dagli altri”. “È uno dei miei preferiti. È il Generale della Legione Galassia. In realtà non so bene da dove arrivi. Da piccolo mi ricordo che ce lo trovavamo sempre in mezzo agli altri addobbi di Natale. Mamma sosteneva che lo avesse intagliato il suo bisnonno, ma non ci credo. A papà invece non piaceva, diceva che era troppo grande per andare sull’albero e troppo piccolo per andare sotto. Così ci giocavo io. Inventai che venisse da una galassia lontana e fosse sulla terra per cercare i suoi uomini. Fantasie di bambino”. “Perché lo hai tenuto?”. “Ma come? Secondo te da dove viene la mia passione per i soldatini a cavallo?”. “Fammi indovinare… da una galassia lontana…”. 

Dondolando a ritmo delle feste questo piccolo Schiaccianoci ispira calore e simpatia, soprattutto perché è rosso come il Natale. La giubba è ulteriormente impreziosita da merletti dorati alle spalline e coppie di bottoni a forma di pietrine verdi ai lati del doppiopetto, stretta in vita dal cinturone nero con la fibbia dorata. Il rosso è presente anche sulle gambe dei pantaloni, bianchi a strisce, e sugli stivali che, anziché tipici delle divise militari, sono da cowboy con borchie dorate. L’insieme è completato dal kepì, il copricapo utilizzato nell’abbigliamento militare dell’Ottocento, nero con ghirigori e una catenina dorata che lo copre da un lato all’altro. 

Il cavallino su cui monta lo Schiaccianoci ricorda un elegante purosangue. Bianco, colore raro per un cavallo, ha un muso robusto su cui sono dipinte redini e criniera, e una coda lunga sul retro. Il dorso è abbellito con un paramento, rappresentato da un merletto dorato come contorno al centro disegnini di abeti verdi. Il Generale della Legione Galassia lo monta fiero e indomito con i suoi occhi celesti e i baffi neri da cowboy, al pari dei capelli e della barba in tessuto, e la bocca rossa con i denti tondi bianchi che si apre e si chiude mediante la leva sulla schiena. Non resta che sospingere delicatamente la base a dondolo a triangoli rossi e blu e guardarlo partire all’attacco.