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“E allora chi è stato?”, chiese Greta osservando il dolce quasi a metà. Tutti gli occhi si posarono alle sue spalle, sul pupazzo di neve in maglioncino rosa che, dalla soglia della porta, era arrivato al tavolo al centro della cucina.
Era stata un’idea della figlia di Greta mettere l’alto pupazzo di neve in quel punto. Tra il salone, riccamente addobbato, e la cucina, dove la mamma le stava insegnando a preparare i dolci. Il cavallo di battaglia di Greta erano le crostate e infatti, per Natale, aveva studiato una deliziosa ricetta per un ripieno a base di marmellata, frutta secca e uvetta. Ne aveva anche preparata una di prova, lasciandola a riposare sul tavolo per il giorno successivo. Poi un rumore notturno, dalla cucina, attirò la sua attenzione.
A capotavola trovò il figlio maggiore che, sentendo i passi della madre, lanciò qualcosa nel lavello. “Che ci fai qui a quest’ora e… hai tagliato la crostata!”. Lui scosse la testa. “Manca più di una fetta”. Oltre le spalle del ragazzo, dietro i grembiuli appesi alla parete, Greta scorse un paio di gambette. “C’è qualcun altro qui?”. La testolina della figlia fece capolino. “Da quando sei lì?”, le gridò il fratello. “Io non ho mangiato niente”, disse la bambina, mostrando le mani pulite.
L’ultimo ad arrivare, attirato dalla confusione, fu il marito. “Tesoro, non accusare i ragazzi”, disse con calma, “Non vedi che la crostata l’ha mangiata il tuo pupazzo di neve?”. Una guancia bianca e paffuta dell’omino, infatti, era macchiato di marmellata e anzi, aveva anche un po’ di uvetta sulla punta del nasino. “Quasi metà crostata, deve avere apprezzato”, commentò ancora lui tra le risate generali, strofinandosi prudentemente un lembo del pigiama macchiato di zucchero a velo.
Il pupazzo di neve in maglioncino rosa e cappello con paillettes
Okuk è allegra e sensibile. Lo si capisce subito, guardando il suo sorriso, timido e sincero, che arriva fino alle guance un po’ colorite. Le stanno bene i colori tenui e infatti è vestita di rosa, tinta che, sul bianco del suo manto, dona una certa raffinatezza. Indossa un maglioncino di tessuto ricco di luminose paillettes, le stesse di cui è ricoperto anche il cappello con il pompon e il decoro a forma di foglia di agrifoglio argentato. Le gambe di Okuk sono sottili, con le caviglie fasciate dagli scaldamuscoli rosa, che coprono anche parte degli scarponcini argentati. Pur essendo abituata alle temperature rigide del Polo Nord ha ancora annodata al collo una sciarpa rosa con le paillettes, la sua preferita. Sotto i lembi del pellicciotto si intravedono appena gli occhi piccoli e tondi e il naso rigato, una carotina, esattamente al centro del viso paffuto.
Materiale | Stoffa |
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Colore | Rosa |
Larghezza | 30 cm |
Profondità | 15 cm |
Altezza | 80 cm |