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Da bambina Lorenza era soprannominata Gnometta delle Feste. Lei un po’ se ne aveva a male, perché pensava che gli gnomi fossero bassini e panciuti e avessero lunghe barbe, però si sentiva anche investita dell’importante compito di diffondere lo spirito del Natale. Era stato il fratello a premiarla con questo nome, alla fine di una lunga battaglia con la mamma e che lei aveva trionfalmente vinto: portare le pigne sull’albero di Natale. Per ogni pigna che la mamma sfilava dai rami, Lorenza ne aggiungeva altre due o tre, insieme ai rametti di bacche rosse di agrifoglio. “Certo che i simboli del Natale ti piacciono proprio…”, le diceva il papà. Lei non immaginava si riferisse alla pallina rossa che aveva agganciato alla cerniera dello zaino o al rametto di agrifoglio che metteva nel fermaglino per abbellire la sua acconciatura. Sì, forse era davvero una Gnometta delle Feste, anche perché in tutti i suoi disegni del periodo di Natale non mancava mai un abete o pigne, bacche rosse e palline.
“Sei ancora una Gnometta delle Feste?”, le chiese Giacomo. Quando il papà di Lorenza gli aveva raccontato dell’immenso amore della ragazza per il Natale, lui era scoppiato a ridere. Lei finse di non sentire anche perché in quel momento, sebbene mancassero ancora diverse settimane, stava pensando alla mise en place per la cena della Vigilia. Avrebbe apparecchiato con una tovaglia rossa, doveva solo decidere dove appuntare i decori con le bacche e le pigne. Si alzò per prendere dai piedi dell’albero un vasetto rivestito di juta con una composizione di pigne, rametti di abete, un ramoscello di bacche rosse e una pallina. Lo posò al centro del tavolo, provando ad immaginarlo con la tovaglia rossa, mentre alle sue spalle Giacomo e il papà si scambiavano un’occhiata d’intesa.
L’addobbo floreale natalizio con bacche, pigne e rami d’abete che parla la lingua del Natale
L'atmosfera comincia a riempirsi di un’aria festosa, Natale è sempre più vicino. Santa lo sa bene, proprio lui che leva i suoi occhi pieni di entusiasmo sulle distese verdi folte di rami dagli aghi innevati, custodi di bacche rosse del buon augurio e di pigne. Parlano la lingua del Natale, che ogni amico di Santa Claus sa riconoscere quando l’ascolta.
Soprattutto quando sussurra tra i rametti della piantina Bonne Chance. Sui rami d’abete appuntiti che guardano verso l’alto è caduta un po’ di neve, la prima della stagione natalizia, lucente sul verde chiaro che è il colore degli arbusti giovani illuminati dal sole e pronti ad essere addobbati. Ai rami si intrecciano pigne lignee con le punte coperte di un’abbondante pennellata di neve fredda e, colti tra i fiocchi candidi, spuntano anche due ciuffi di bacche rosse tonde e lucide. Sono le bacche di agrifoglio, una delle piante natalizie preferite da Santa, perché allegra e beneaugurale. Bonne Chance è una sinfonia di spirito natalizio, che è avvolta da un mantello di juta, lo stesso del suo sacco dei regali ed è da lì che infatti arriva la pallina rossa, specchio che rifrange i nostri occhi densi di meraviglia. È tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Materiale | PVC-Juta |
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Colore | Rosso-Naturale |
Larghezza | 10 cm |
Profondità | 10 cm |
Altezza | 25 cm |