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La catena di luci scivolò dalle mani di Gessica finendo su una vecchia scatola e facendola rovesciare. Ne rotolarono fuori vecchi album da disegno, fotografie di una bimba con un cerchietto da renna tra i capelli e una penna rossa decorata con la testolina bianca di un omino di neve con gli occhiali e il papillon. “È buffa!”, rise la sorellina Eunice. Gessica raccolse la penna e accarezzò il bordo in pellicciotto del cappello. Ricordava bene Snowman, il pupazzo di neve, uno degli aiutanti di Santa Claus. “Grazie a questa penna anche io sono diventata un’aiutante di Babbo Natale…”, ricordò. Cogliendo l’occhiata di Eunice, capì di aver attirato la sua attenzione. E iniziò a raccontare: “Qualche anno fa…”.
La mamma aveva disposto in ordine sul tavolo i regali impacchettati e stava scrivendo i biglietti di auguri da legare ai pacchi con il nastrino dorato. Gessica l’aveva tanto pregata di poterla aiutare e la mamma l’aveva rassicurata che l’avrebbe chiamata alla fine per scrivere Buon Natale. “Poi suonò il telefono, mamma si allontanò e io ne approfittai per sedermi al suo posto. Ma inavvertitamente rovesciai la tazza di cioccolata che avevo in mano e macchiai tutti i biglietti”. Eunice si coprì le guanciotte arrossate con le mani. “E che cosa hai fatto?”. “All’inizio mi preoccupai perché avevo paura che mamma si arrabbiasse con me… poi presi la penna di Snowman e altri biglietti e iniziai a riscriverli uno ad uno… Ero così assorta che mamma intanto era tornata, ma io non l’avevo neppure sentita”. “E si arrabbiò?”. Gessica scosse la testa ricordando anzi di come la mamma, colpita dal suo impegno, l’avesse lasciata fare.
“Lo so perché mi stai guardando così…”, disse Gessica alla sorellina che la fissava sbattendo le palpebre con le mani congiunte, “Tieni. È tua”. Eunice afferrò la penna con il pupazzo di neve e corse in casa. Sedette alla scrivania, accarezzò il naso del pupazzo di neve e iniziò a scrivere. “Quest’anno gli auguri li scrivo io!”, annunciò, mentre la mamma e la sorella maggiore la osservavano con un sorriso.
La penna natalizia con il viso in tessuto del pupazzo di neve che traduce in parole lo spirito del Natale
Dalla penna magica di Snowman, il pupazzo di neve aiutante di Santa Claus, non può che sgorgare in parole l’entusiasmo di chi non vede proprio l’ora che arrivi il Natale. Il suo spirito festoso è così puro che basta poco perché avvolga tutti. Basta guardarlo negli occhi e intanto, con la sua penna tra le dita, dedicare un pensiero a qualcuno a cui si vuol bene.
Il visino di Snowman è una pallina di neve bianca. È nato dai primissimi fiocchi della stagione invernale che, prima di cadere al suolo, si sono posati sull’abito di Santa e, infatti, l’omino di neve è liscio e soffice, ha occhietti lucidi e allegri e un batuffolo ovattato per nasino su cui si posano gli occhiali neri dalla montatura rotondeggiante. Ama il rosso, il colore più natalizio che ci sia, proprio come il suo amico Santa, tant’è che di rosso sono tinti sia il cappello morbido con il bordo marroncino in pellicciotto caldo che la farfallina imbottita che gli fa da papillon. Sia sul cappello con la campanella in punta che sul papillon, come anche sulla penna, sono rimasti pois bianchi di quella stessa neve dalla quale l’omino è nato. E che gli ispira i pensieri natalizi più soavi.
Materiale | Tessuto-PVC |
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Colore | Rosso-Bianco |
Colore Inchiostro | Blu |
Larghezza | 10 cm |
Profondità | 1 cm |
Altezza | 27 cm |