Pallina di Natale in vetro Selva di Ghiaccio 8 cm

La piccola Bea si guardò intorno. La mamma le aveva spiegato che pensi che potrà metterli sotto mettere le palline sull’albero era una delle tradizioni del Natale più belle, visto che era sotto l’albero che Santa Claus lasciava i doni. La bambina si divertì molto ad apprendere le palline sulle punte dei rami, spaventandosi un po’ ogni volta che ne sentiva cadere una. E la inseguiva correndo per recuperarla. 

“Tutti gli alberi si addobbano?”, chiese. “Certamente”. “Allora mettiamo le lucine anche su quelli in giardino?”. La mamma la accontentò e, a sera, i rami un po’ spogli si colorarono di lucine. “Anche quello è un albero?”, domandò poi indicando la decorazione di un alberello su cui era disegnata la neve e un Babbo Natale che arrivava con la slitta. “Sì lo è, ma…”, la bambina era già corsa a prendere una pallina. 

In breve Bea iniziò a riconoscere alberelli in molti degli oggetti e delle decorazioni di casa. La mamma la lasciò fare, avendo compreso il piano della bambina. Che, infatti, le portò la bella lampada colorata sul suo comodino. “Anche questa somiglia ad un alberello…”. Ed effettivamente non aveva tutti i torti. La lampada dalla base larga e la punta affusolata sembrava proprio un piccolo abete, anche perché al suo interno si muovevano delle lucine rosse e verdi. “Vuoi appendere una pallina anche qui?”. Bea ne aveva già adocchiata una trasparente di vetro spesso con alcune ombre dorate. La agganciò alla lampada e immediatamente la luce cominciò a riflettersi nel vetro trasparente. “Mamma… hai detto che Babbo Natale mette i regali sotto l’albero, vero?”. “Vero”. “E…”, era quasi titubante, “la lampada addobbata? E se li mette sotto la lampada allora io riuscirò anche a vederlo e…”, era un fiume in piena. 

La mamma la accompagnò a posare sul comodino la lampada con la pallina illuminata di rosso e verde. “Guarda nei tuoi sogni”, le disse la mamma, “E vedrai sempre tutto ciò che vorrai”. 

Nel cuore trasparente della sfera Selva di Ghiaccio sono custoditi i sogni dell’infanzia che, anche una volta, cresciuti fanno fiorire un sorriso. La superficie spessa, un po’ velata, per le memorie di un tempo, è intrecciata di sottilissimi fili dorati. Sono il riflesso delle memorie ancora da costruire.