Pallina di Natale in vetro Cream Snow Mountain 8 cm

Erik e Alba trattennero il respiro con gli occhi sgranati, l’uno con le mani sulla bocca, l’altro sulla testa. Furono solo pochi secondi, il tempo che impiegò la pallina di vetro a cadere dall’albero, ma a loro sembrò un’intera ora. 

La mamma ripeteva in continuazione di non giocare a pallone in casa. Però il caminetto spento, che sembrava una porta, era perfetto per le loro partite. E, in genere, ai bambini bastava spostare le poltrone e il tavolino con le cornici, per non fare danni. Ma quella mattina non avevano calcolato l’albero, anche perché era la prima volta che lo addobbavano accanto al camino. 

“Questo è sicuro goal!”, gridò Erik calciando il pallone. Sfiorò il ramo solo per poco, ma tanto bastò perché la pallina si sganciasse e piovesse giù. Per fortuna precipitò su un tappeto riccioluto. Erik fu più coraggioso e andò a controllare che non si fosse rotta. “Bambini, la colazione è pronta!”, gridò la mamma dalla cucina. “Che facciamo adesso?”, chiese sottovoce Alba. Il ramo era decisamente troppo in alto per loro. Il bambino guardò prima la sfera argentata ricoperta di balze glitterate, poi la tenda del salone color champagne di tessuto plissettato. E d’istinto appese la pallina alla tenda tra le balze sperando che non desse nell’occhio. 

“Nessuno ha fame stamattina?”, chiese la mamma raggiungendoli in salone. Vedendoli lì fermi si insospettì, e si guardò intorno, ma sembrò non trovare nulla fuori posto. “Oh ma che bella idea! Abbiamo cominciato ad addobbare anche la tenda!”, gridò invece il papà. “La tenda?”, chiese la mamma perplessa. “Papà!”. Il coro di protesta partì immediato. 

Per ogni balza di Cream Snow Mountain si può esprimere un pensiero allegro, stando pur certi che alla fine si esaudiranno tutti nel cuore argentato della sfera. Anche perché, su ogni balza, la polvere perlacea delle stelle natalizie ha disegnato delle ondine che scintillano. E sono un’esplosione di festosità.