Pallina di Natale in vetro Coreografia di Brina 8 cm

Melany sentì sotto le dita le superfici fredde delle palline di vetro. Ogni tanto le piaceva ancora giocare come da bambina, quando serrava fortissimo le palpebre, infilava per intero le braccia tra gli addobbi e le sceglieva così, cercando di capire quale simbolo del Natale rappresentassero. Sollevò una pallina e poi aprì gli occhi per appenderla. Non si accorse di un’altra sfera rossa, circondata da glitter trasparente e perline bianche, che era rimasta impigliata nel suo maglione con gli stessi colori della pallina. 

Continuò a decorare il salone, poi avvolse un filo di luci al cancelletto esterno e lo abbellì con delle stelle di Natale. La pallina continuava a dondolarle al braccio, senza che lei se ne accorgesse perché il maglione con gli omini di neve era in una stoffa molto spessa e la copriva bene. Ad un tratto colse lo sguardo un po’ divertito di Gennaro e ricambiò il suo sorriso. “Perché non vieni ad aiutarmi con gli addobbi?”. “Chiudi gli occhi”. Sollevò un piccolo schiaccianoci di legno e lo appese ad un bottoncino del maglione. “Ma…”. E si accorse finalmente della pallina. “Pensavo volessi addobbare anche te quest’anno!”. 

Coreografia di Brina è il sacco dei doni di Santa Claus, rosso perché rosso è il Natale, e ammantato di bianco, per un po’ della brina polare che è fioccata durante il volo con la slitta e su di esso si è depositata, un fiocco alla volta. Nel cuore rosso della sfera, infatti, c’è ciò che sogniamo e non dobbiamo fare altro che seguire la strada dei sogni cosparsa di filamenti di nevischio e perline bianche che percorre. La destinazione finale è ad un passo dal Natale.