Palla di neve Chamonix 15 cm

Tutto quello che si ottiene a Natale dura per sempre. 

Chamonix è una cittadina montana detenente l'accesso al traforo del Monte Bianco che lo collega all’Italia; nessuno sa che questo è nato grazie all’intervento di Babbo Natale. Amedé, un uomo che abitava nel comune francese, era un abile muratore. Durante un’escursione a Courmayeur, una cittadina italiana posta oltre il monte Bianco, si innamorò di una giovane vetraia. Con gentilezza si avvicinò al suo negozio e parlando scoprì che amava i pupazzi di neve. Quando tornò a casa si intristì poiché sapeva che il passaggio sul monte sarebbe stato chiuso per un mese. Nonostante ciò lui era convinto che quell’anno sarebbe riuscito a portare un regalo alla sua amata, così scrisse una lettera a Santa: “Caro Babbo Natale, il mio cuore ha scelto una giovane vetraia come compagna di vita. Non ti chiedo un regalo per me ma uno adatto a lei che ama tanto i pupazzi di neve. Inoltre mi servirebbe il tuo aiuto per raggiungerla poiché a Natale non è possibile salire il monte che ci separa. Grazie infinitamente. Tuo Amedé”. Il mattino della festa l’uomo si trovava sul suo divano del soggiorno: per tutta la notte non aveva fatto altro che immaginare come avrebbe potuto raggiungere la donna. Quando improvvisamente fu svegliato dai raggi del sole che baciavano il suo volto, egli afferrò subito il pacco che si trovava proprio accanto a lui. Lo aprì celermente e trovò una letterina di risposta: “Caro Amedé, i miei magici pupazzi di neve hanno lavorato tutta la notte per creare una piccola strada all'interno del monte Bianco che ti porti in poco tempo dalla tua amata. Nel pacco troverai ciò che mi hai chiesto, un regalo da consegnarle. Sono certo che una vetraia lo apprezzerà molto. Buon Natale! Con affetto, Santa”. Dopo aver chiuso la missiva l’uomo vide che nello scatolo era presente una fantastica palla di vetro contenente un abete innevato e un pupazzo di neve con una scopa, simbolo del lavoro che aveva svolto durante la notte. Lo stesso albero era stato collocato anche sulla base rossa ornata da eleganti scanalature che ospitavano ghirlande, stelle e doni colorati. Amedé non aveva parole per descriverne la bellezza. Subito si mise in viaggio e raggiunse la donna la quale, appena lo vide, fu sbalordita dalla perfezione della sfera di vetro. Più preziosa di un diamante, quest’ultima unì per sempre i due innamorati che il giorno stesso convolarono a nozze. Negli anni successivi Amedé si impegnò ad ingrandire il traforo e la vetraia a diffondere il segno del loro amore con il nome di Palla di neve Chamonix, il suo luogo di provenienza.

Frosty ha un bel sorriso che gli arrossa le guance sotto il nasino arancione. Tutto intorno a lui vorticano cristallini di neve, la stessa da cui è nato. E infatti ha il medesimo colore e la consistenza spumosa del cumuletto che fiocca nella sfera natalizia Chamonix.

In una mano l’omino stringe una scopa di saggina e intanto si appoggia ad un folto abete dalle punte innevate. Al collo indossa una sciarpa verde con dei ricami d’oro mentre sulla testa porta un cappello da Babbo Natale con il pompon bianco. Deve essere un dono di chi ha scelto per lui la carotina che gli fa da naso, su cui si è depositato qualche fiocchetto leggero. 

La sfera poggia su una base rossa a righe verticali decorata, in alto, da un festone verde con delle stelline e, in basso, da puntini dorati. Dalla ghirlanda pendono palline rosa e bianche, stelline celesti e dorate e pacchetti regalo rossi. Abbelliscono l’abete verde leggermente striato di bianco al centro della base da cui, mediante la leva sottostante, si diffonde una dolce musica.

Nevica ancora. Frosty sarà felice per tutte le feste.