Omino di Pan di Zenzero signorile Caney 43 cm

“Mamma che biscotti piacciono a Babbo Natale?”. Elsa aveva posto la sua domanda con molta serietà. Si era appassionata all’argomento da quando, a scuola, aveva letto che in alcuni paesi è usanza lasciare per Santa Claus dolcetti e un bicchiere di latte caldo. “Io credo che li apprezzi tutti tesoro. L’importante è che siano fatti con il cuore. Ma, se ci tieni a lasciargli qualcosa di speciale, possiamo preparare gli omini di pan di zenzero. I biscotti più natalizi che ci siano”.

Il pomeriggio della Vigilia mamma e figlia modellarono insieme l’impasto giallo speziato nelle formine e si divertirono a disegnare un fiocco per le testoline e la gonna sulla pancia. Durante la cottura su alcuni omini si aprì qualche crepa, ma il profumo era delizioso. Aiutata dalla mamma, Elsa versò un bicchiere di latte e sistemò i biscotti in un piatto da portata decorato con motivi di agrifoglio e biancospino. “Adesso è l’ora di andare a dormire. E domani troverai una sorpresa”.

La mattina di Natale la bambina si svegliò con il pensiero dei pan di zenzero e corse subito alla mensola del camino, ignorando i regali che intanto erano apparsi sotto l’abete. “Il piatto è vuoto!”, gridò. “Hai visto tesoro? A Babbo Natale sono piaciuti”. “Aspetta come faccio a sapere che li avete mangiati tu e papà?”. “Se siamo stati noi allora chi ti ha lasciato quello?”. Sulla base del camino c’era un grazioso peluche a forma di omino di pan di zenzero. Sulla testa aveva un fiocchetto e un’ampia gonna le copriva le gambe. Elsa sgranò gli occhi. “Come i miei biscotti! Babbo Natale li ha mangiati davvero!”.

Caney, tra gli omini di pan di zenzero amici di Santa Claus, è senza alcun dubbio la più graziosa e piena di spirito di natalizio. Che sia un animo in festa lo si capisce dall'abbigliamento, una svolazzante gonna panna a quadri rossi con dei piccoli bottoni, che si gonfia vaporosa sulle sue gambette facendola assomigliare ad un delizioso fagottino, mentre copre le spalle con un'elegante mantellina rossa, legata al collo da un nastrino. Caney è a prova di abbraccio. Ci tende festosa le braccia glassate e sorride timida con quel suo visino che è una cialda di waffle croccante e ben tostata. Il sorriso illumina le guanciotte, insieme alla pallina rossa ovattata che le fa da naso, addirittura più grande dei suoi occhi teneri, neri e lucidi di felicità. Ora che anche indossato un fiocchetto tartan sulla testolina tonda è decisamente pronta una passeggiata, una romantica passeggiata tra gli abeti addobbati, sotto il cielo stellato che presto accoglierà la slitta piena di doni trainata dalle renne.