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“Perché non metti anche tu una decorazione?”. Clarissa cercò di attirare l’attenzione della figlia che, con le cuffie alle orecchie, dondolava la testa a ritmo, mentre i fratellini si tuffavano nella scatola delle decorazioni. Senza guardare Angela infilò la mano nella scatola, ne tirò fuori un omino di pan di zenzero in resina con un alberello tra le mani e lo poggiò su un mobile. Poi cambiò canzone nelle cuffie.
Toc toc. Un colpo delicato, ma netto. Angela aprì la porta della stanza, ma non vide nessuno. Toc. Un altro colpo alla finestra. “So che siete voi!”, gridò pensando ad uno scherzo dei fratelli. Nessuna risposta.
L’indomani, scendendo dal letto, calpestò una manciata di briciole di biscotto. Mise le cuffie e seguì la scia fino in cucina. “C’è nessuno?”, chiamò. Il sole filtrava allegramente dalla finestra. Era mattina inoltrata. La mamma aveva detto qualcosa a proposito di una gita tutti insieme? Però le aveva lasciato la colazione. Un biscotto di pan di zenzero con decorazioni di ghiaccia rosa e un bicchiere di latte. Accanto un biglietto vergato da una mano un po’ infantile: “Quando volevi fare colazione come Babbo Natale”.
La scia di biscotti proseguiva sotto il tavolo fino al salone e al comò dove aveva appoggiato la statuetta. Al suo posto trovò un altro biglietto: “L’importante è non dimenticare ciò che ci rendeva felici”. Le ultime briciole conducevano alla porta d’ingresso. Durante la notte doveva aver nevicato, ma lei non lo aveva notato. Fuori i fratelli stavano giocando con il padre a palle di neve. Le briciole terminavano sul gradino d’ingresso, dove Angela vide la statuetta dell’omino di pan di zenzero. Le arrivò una palla di neve dritta sulla testa. “Vieni a giocare”. “Non avete scampo!”.
Gingerbread man in resina color pastello
Dell’omino di pan di zenzero ambientalista è risaputo l'amore per la glassa colorata, che indossa come un capo d’abbigliamento. Il suo profilo di un color biscotto ben tostato, appena uscito dal forno, si tinge di rosa sulla testa e sulle mani, cappello e guanti, e di celeste al collo, la sciarpa. Il braccio destro stringe un alberello verde chiaro addobbato con pallini colorati. L’omino sta in piedi su un piedistallo biscottato, ricoperto di neve. Su di lui sembra sia caduta una pioggia di magiche stelline argentate: ne è cosparsa la testa levigata, su cui sono dipinti gli occhietti neri e il sorriso rosso, e il corpo decorato da due cuoricini bordeaux. Una magia speziata che ha conservato viaggiando dal Polo alle nostre case.
Materiale | Resina |
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Larghezza | 25 cm |
Profondità | 12 cm |
Altezza | 40 cm |