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Elettra continuava ad udire un rumore strano, come una campanella dal trillo acuto. Ancora assonnata, colpì la sveglia sul comodino, ma lo scampanellio non proveniva da lì… anche perché erano appena le due di notte. La stanza era tornata silenziosa e dalla finestra, lasciata scoperta dalle tende, entrava la danza di lucine colorate dalla strada. “Sarà stato un sogno…”, si disse la ragazza, “O forse era Babbo Natale che è passato con la slitta sul tetto”. Stava per rimettersi a dormire quando vide, sotto la soglia della porta rimasta un po’ aperta, un nastrino bianco decorato con i brillantini. Lo conosceva bene, poiché era quello che stava utilizzando per impacchettare i regali per la famiglia.
All’estremità del nastro era legata una campanella. Profondamente stupita, Elettra lo raccolse e si rese conto che era srotolato lungo il corridoio. Possibile che lo avesse fatto cadere la sera precedente? Possibile che fosse stata così distratta? “Direi proprio di sì…”, ammise e iniziò a percorrere il corridoio per raccogliere il prezioso nastro e riavvolgerlo. Pur nella penombra, candido e brillante com’era, non fece fatica a seguirne la scia fino al salone. Sulla soglia del salone trovò un’altra traccia di nastro bianco e, a quel punto piena di curiosità, non pensò più a riavvolgerlo, ma solo a seguirlo, finché arrivò all’albero. Frugò tra i rami, finché arrivò ad un grosso fiocco bianco annodato alla cima, nel quale era avvolta anche una lettera. “Alla bambina che, anche adesso che è una donna, non smette mai di alzare gli occhi al cielo in attesa che il suo desiderio si esaudisca”. Riconobbe subito la grafia del suo neo sposo e una lacrimuccia le pizzicò gli angoli degli occhi.
Da bambina Babbo Natale non le lasciava mai i regali in bella vista. Qualche volta li nascondeva tra i rami, qualche volta in cameretta o tra i fiori nei vasi accanto all’ingresso e lei riusciva a trovarli perché erano sempre avvolti nei nastri del colore che sceglieva per decorare l’albero di Natale. Non ricordava quando aveva condiviso quel ricordo con Alfio, a dire il vero non ricordava neanche di averlo fatto. Ma lui aveva ragione… lei era ancora la bambina sognatrice che alzava gli occhi al cielo con un desiderio nel cuore.
Il nastro natalizio bianco che percorre la via delle feste
Primo Inverno è un soffio etereo e innevato che spira tra i Natali cari al cuore e dà vita ad una danza luminosa di emozioni e ricordi. Il nastro sottile è leggero e traslucido, lievemente arricciato da una trama di esili fili quali fossero raggi di luna, e ha il bordino, una pennellata di neve fresca, malleabile e ondulato. Lungo la sua scia sinuosa si diffonde lo scintillio di una miriade di brillantini trasparenti, la meraviglia degli occhi emozionati che si posano su una bella sorpresa. Una bella sorpresa che il nastro Primo Inverno custodirà fino a Natale.
Materiale | Tessuto poliestere |
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Colore | Bianco |
Effetto | Glitter |
Larghezza | 12 cm |
Profondità | 180 cm |