Modellino Vespa natalizia Roma 27 cm

“Unico indizio: il vespino della nonna”, scherzò Giulio attirandosi un’occhiataccia della madre. “Se la conserva da così tanti anni deve tenerci molto”, commentò, invece, sua sorella Alice. Ogni anno nonna Carmela esponeva un unico addobbo natalizio: un modellino di vespa rossa, che teneva sempre sul tavolino accanto al telefono. C’era sin da che loro erano bambini e nemmeno la nonna, ormai anziana, sembrava ricordarne l’origine. 

“Se sei così curiosa chiedile di poter dare un’occhiata al suo vecchio baule. Ha conservato lì molte delle sue cose”, le suggerì la mamma. La nonna naturalmente non ebbe nulla in contrario, anzi fu felice di fare un tuffo nel passato insieme alla nipote. Tra le vecchie foto in bianco e nero Alice trovò alcuni ritagli di giornale. Li guardò con attenzione, stupita, non riuscendo a collegare le notizie che leggeva. Finché, nella foto di un piccolo articoletto in un box in fondo ad una pagina, scorse un viso familiare. L’articolo titolava “Il trionfo della Compagnia degli Elfi”. “Nonna sei tu?”. Sul viso le apparve un’espressione un po’ sognante. “Da giovane la nonna aveva fatto parte di una compagnia di teatro amatoriale”, spiegò la mamma dopo, “Credo abbia girato anche alcune città con un piccolo spettacolo. Ma suo padre non volle che continuasse e così tornò a casa. La nonna parlava sempre con affetto di quel periodo. Credo a Roma si fosse fermata più tempo del previsto”.

Quale migliore occasione che l’avvicinarsi delle feste allora per una gita di famiglia nella capitale. L’articolo che Alice aveva letto parlava di un piccolo teatro in zona Trastevere, ormai chiuso da tempo, ma fu da lì che cominciarono il giro, tra gli stretti vicoletti colorati, le botteghe degli artigiani, i mercatini natalizi e un’aria fredda pungente che arrossava le guance.

Una volta rientrati a casa nessuno pensò più alla decorazione della nonna. Ma lei, seduta in poltrona, dal cassetto della sua specchiera aveva recuperato alcune vecchie lettere ormai ingiallite dal tempo. Appartenevano ad un giovanotto che, a pochi giorni dal Natale, aveva incontrato un’aspirante attrice che desiderava conoscere la città. Con la sua vespa le aveva fatto da cicerone per qualche ora e, nella più lunga delle sue missive, ricordava l’ultima passeggiata prima che lei ripartisse, a Piazza Navona, dove avevano preso insieme un dolcetto, tra le mille luci natalizie della sera.

Il paesaggio scorre lentamente, con il vento che scompiglia i capelli: viaggiare arricchisce il cuore di esperienze e cumula un bene estremamente prezioso, i ricordi. E quanti ricordi si possono raccogliere una volta messa in moto la Vespa natalizia Roma. Il modello è quello degli anni Settanta, con il fanale anteriore alto e tondo, le fasce e le striature sul poggiapiedi, gli ingranaggi bene in mostra sulle ruote e il comodo sellino nero. Il colore è il rosso, tradizionale del Natale. La Vespa è pronta a partire, infatti un bagaglio verde è già sistemato sul portapacchi anteriore. Ed è evidente che stia andando verso le feste, visti i regali sistemati sul portapacchi posteriore: tre bei doni, uno verde, uno giallo e uno celeste, tenuti insieme da un nastro rosso. Ci metterà poco ad arrivare a casa.