Modellino Slitta natalizia Groenlandia 28 cm

Quando la piccola slitta rossa cadde a terra, per fortuna su un tappeto, con un tonfo sordo, Veronica mise il broncio. "Perché volevi prenderla?”, le chiese la mamma, “Hai i tuoi giochi”. “Perché non è giusto”, rispose lei cercando di far suonare seria la sua vocetta acuta, “Io non ho messo niente sull’albero, hai fatto tutto tu”. La mamma si era assicurata che Veronica non toccasse le palline in vetro e i delicati fiori ricamati che lei aveva delicatamente intrecciato tra i rami dell’albero. “Ma hai scelto tu dove sistemare Babbo Natale e anche la renna e…”. Lei scosse la testa con convinzione. “Volevo solo mettere la slitta vicino a Babbo Natale”. La madre allora ebbe un’idea. “Ti piacerebbe far arrivare la slitta fino a Santa Claus disegnando da sola il tragitto? E lo lasceremo fino alla fine delle feste, promesso”. La piccola annuì senza aver capito molto ma, quando vide la mamma tirar fuori da un cassettone dei tubetti di vernice, si illuminò. 

Presero ciascuna un pennello e scelsero come tavolozza la finestra accanto all’albero. Innanzitutto riprodussero, in basso a destra, la piccola slitta e i pacchetti al suo interno. La bambina creò con il bianco uno strato di neve e con il verde gli abeti intorno. Il Polo Nord. Dal Polo tracciarono una linea tratteggiata gialla fino a metà vetrata. “Che ci mettiamo qui? La prima tappa?”, chiese la mamma. Optarono per la Groenlandia e disegnarono tante casette colorate di rosso, blu e verde tra la neve. Proseguirono con le foreste fitte di alberi verdi, per indicare gli spazi oltre l’Equatore, poi l’Italia, dove riprodussero due volti sorridenti, loro stesse. Il viaggio proseguì verso est, fino ad arrivare in Giappone, immaginato pieno di eleganti fiori rosa con i bordi dorati. Aggiunsero stelline argentate adesive per riprodurre il cielo e decorarono il perimetro della finestra con disegnini di stelle di Natale per simboleggiare tutte le case in cui la slitta si era fermata a lasciare i regali. “È ora di tornare a casa”, concluse la mamma alla fine. Tracciarono l’ultima linea che conduceva nuovamente al Polo Nord. Veronica cerco di rappresentare con i pennelli del rosso e del bianco il contorno sorridente di Babbo Natale accanto alle sue renne. “Metti la slitta al suo posto ora”. La bambina prese il modellino rosso toccando con il dito la punta della slitta sopra l’abete all’interno e la posò ai piedi di Babbo Natale sotto l’albero. Guardò il disegno sulla finestra. “È bellissimo”.

Nella notte di Natale la slitta di Santa Claus solca i cieli del mondo, ondeggiando tra le stelle, stagliandosi contro la luna, in modo che qualche bambino fortunato possa vederla. È rossa, con la superficie metallica ricoperta di disegnini di fiocchi di neve bianchi ai due lati, e i bordi e i pattini dorati. Come ci si potrebbe aspettare è piena di regali con i fiocchetti di tutti i colori: un lungo pacco regalo rosa, pacchetti dalla forma cilindrica verde e azzurra, scatole quadrate verdi e gialle. Sono raccolti l’uno sopra l’altro, e occupano addirittura il posto di guida, insieme ad un abete decorato da un festone color oro e una stella come puntale. Davanti ai regali appaiono una pigna imbiancata e un bastoncino di zucchero rosso e bianco, evidentemente caduti dal sacco dei regali di Babbo Natale. Al posto del guidatore ha lasciato la sua trombetta: segno che sta per tornare, radunare le renne e ripartire.