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Il sidecar che sfreccia indietro nel tempo
Mancava qualche ora alla cena della Vigilia e Ettore e Nathan, seduti sul tappeto bianco davanti all’albero, si stavano annoiando. Di guardare i cartoni non gli andava più, la sorella maggiore se ne stava per conto suo ad ascoltare la musica e genitori e zii erano impegnati con gli ultimi preparativi. Ma per fortuna accanto all’abete era spuntata una nuova decorazione, un bel sidecar rosso, che i due bambini trovarono subito molto affascinante. “Lo guida Babbo Natale?”, aveva chiesto Ettore. Adoravano automobili, moto e tutto ciò che si muoveva su ruote, tanto più quel modello così strano che non avevano mai visto. “Facciamo una gara?”, propose Nathan.
Con le costruzioni prepararono due piste: una per il sidecar, che avrebbe guidato Ettore, l’altra per una delle moto super veloci di Nathan. La pista girava intorno al tavolo in salone, con alcune curve molto pericolose, poi si snodava in cucina, dove avrebbero fatto rifornimento, e poi sul balcone che girava intorno alla casa. I due fratellini strinsero tra le mani le loro vetture e contarono fino a tre. Carponi sul pavimento si lanciarono nella sfida. Il sidecar era un po’ più grande della moto e rischiava di colpire il bordo della pista, una penalità. Ma fu più facile per Ettore fare rifornimento, perché riuscì ad impilare due ciambelline sulla punta dell’abete nel cassone sul retro. Perse qualche secondo una volta uscito in balcone, perché si ritrovò inseguito dal cane di casa, e sacrificò una ciambellina, ma a pochi metri dal traguardo aveva raggiunto la moto di Nathan. Ettore protese il braccio, perse l’equilibrio e il modellino scivolò giù per un gradino cappottandosi. “Oh no!”, gridò.
“Ma guarda… un sidecar”. Dalla punta lucida della scarpa i bambini riconobbero il nonno. “Cara ti ricordi quando la domenica ce ne andavamo a spasso? Ti portavo a vedere il mare, poi ci fermavamo a prendere un gelato. Mettevi sulla testa quel bellissimo fazzoletto con i fiori rossi per proteggere i ricci dal vento”. “E ricordo anche di quando hai preso il marciapiede con la ruota e io sono caduta nel fango!”. “Questa non la sapevo”, disse il padre dei due bambini, uscendo dalla cucina. La famiglia si riunì intorno ai nonni. “Abbiamo girato un sacco con il sidecar. Le gite più belle erano in campagna, quando attraversavamo i campi di grano e le pagliuzze delle spighe si attaccavano ai vestiti”. I bambini li ascoltavano rapiti, con il sidecar ancora tra le mani. Chissà come avrebbero potuto montare delle spighe con le costruzioni…
Modellino vintage di sidecar colmo di regali e spirito natalizio
Il sidecar natalizio Salisburgo arriva da lontano con un bel carico di doni e festività. Il modello in latta è quello degli anni Cinquanta, con la tipica forma affusolata, le scanalature sui pedali, il motore ben in vista con tutte le sue componenti nel vano centrale e il manubrio allungato verso il guidatore. Il colore è il rosso, natalizio per eccellenza, con qualche fascia verde sui parafanghi. Sul fronte il sidecar ha un fanale tondo, abbastanza grande per fendere la nebbia lungo la strada dal Polo Nord. Da quale altro luogo potrebbe arrivare, se non dalla casa di Babbo Natale, dato il suo prezioso e festoso contenuto? Nel vano posteriore infatti gli elfi hanno già caricato i regali, tanti pacchetti di colori diversi, e un albero addobbato da un festone dorato. Ma devono aver dimenticato al suo interno un bastoncino di zucchero a cui sono legate due campanelle, forse perché distratti dalla pigna caduta nel cassone.
Materiale | Metallo |
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Colore | Rosso |
Larghezza | 30 cm |
Profondità | 15 cm |
Altezza | 20 cm |