Modellino mongolfiera Valle della Loira 55 cm

Qual è il regalo di Natale per una sognatrice ad occhi aperti? Emilia e Valentina erano riuscite a restringere il campo a due opzioni: un libro o una smart box di viaggi in Europa. Ma ferme lì, in piedi tra le strade affollate rischiarate dalle luminarie natalizie, pensarono che avrebbero potuto fare di meglio. Anche usando l’immaginazione. E fu proprio un modellino di mongolfiera con il pallone aerostatico rosso e bianco, come un bastoncino di zucchero, che dette loro l’idea. Un altro passaggio in un negozio di stampe e poi corsero difilato a casa di Emilia. 

Le due ragazze stesero le foto sul tavolo per selezionare le più belle. In tutte c’era la loro amica Stefania, quella che nel gruppo aveva le idee più strampalate. Le disposero in ordine di avventure. Il Natale dell’anno precedente, in un weekend bianco sulla neve, in cui Stefania era inciampata nei suoi scarponi, scivolando sulla pancia per qualche metro invece che sugli sci. Nella foto si vedeva il solco lasciato dalla sua caduta in mezzo a due abeti giovani spruzzati di bianco. Una gita al lago in aprile. Il primo sole primaverile aveva disegnato sull’erba le ombre un po’ allungate delle loro mani chiuse a pugno che si incontravano. Il tramonto arancio-violetto delle ultime sere di agosto, quando le giornate cominciano ad accorciarsi e sembra che il mare stia inghiottendo il sole. Però qualcosa mancava. Tra loro si parlava spesso di tutti i viaggi che avrebbero fatto appena fossero state più mature e autonome. Stefania aveva appeso una carta geografica in camera e ogni tanto segnava qualche itinerario o appendeva foto di monumenti da visitare. Emilia e Valentina avevano scelto per la loro amica la sua prima meta: la Valle della Loira. 

Quando Stefania aprì il suo pacco quasi non riuscì a trattenere le lacrime. Tirò delicatamente su una mongolfiera con la cesta decorata da un alberello addobbato e tanti pacchetti infiocchettati. Al cesto le due amiche avevano legato una sotto l’altra tre file di foto che dondolavano dolcemente come un acchiappasogni. Stefania posò gli occhi sull’ultima fila. Le sembrava di sentire già il venticello che soffiava tra una distesa di vigneti gialli a perdita d’occhio. Un dolce profumo che l’avrebbe accompagnata mentre si affacciava dal parapetto di un castello affacciato sul fiume in cui i colori dei boschi circostanti assumevano delle tinte acquerellate. Stefania appese la sua mongolfiera all’ingresso, a pochi passi dall’albero di Natale. “E un giorno”, “Voleremo addirittura fino al Polo Nord”. 

Il desiderio di viaggiare è parte dell’uomo, come lo è quello di guardare il mondo dall’alto, da dove i colori si fondono come su una variopinta tavolozza. Come può accadere a bordo della mongolfiera Valle della Loira. Il suo pallone aerostatico alterna spicchi dipinti ora di bianco, ora di rosso, ed è contornato da una fascia verde fissata al pallone con bottoni dorati da cui scendono i cavi di sostegno che reggono la cesta rettangolare. Basta poco per far volare la mongolfiera che però, alla fine, ci condurrà sempre alla nostra casa addobbata per Natale. E, infatti, l’interno della cesta contiene un alberello addobbato con un festone dorato e tanti pacchetti di vari colori accesi, appoggiati l’uno sull’altro. Ora che il viaggio sta per cominciare non resta che appendere la mongolfiera con il suo gancio in metallo dorato e guardarla dondolare al ritmo dell’immaginazione.