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La mongolfiera che conduce a casa per le feste
I primi raggi del sole filtravano attraverso le tende ancora tirate. Gioia si era appisolata sul divano abbracciata ad un grande peluche di pupazzo di neve, con il cellulare tra le mani. Non squillava. Era l’alba della mattina di Natale. Mancavano diverse ore al grande pranzo in famiglia. Tra un po’ sarebbero arrivate le sue sorelle per darle una mano con il sugo e il pinzimonio per il pesce spada, a fine pranzo la nipotina avrebbe recitato la poesia di Natale per la prima volta e i suoi genitori avrebbero ricevuto in dono la crociera che desideravano da tanto. Versò il latte da montare per il dolce. Ma con la mente andava ad un treno, in corsa da tutta la notte, che lei sperava arrivasse in tempo.
Tonio guardava fuori dal finestrino il paesaggio che scorreva rapido, cambiando colore man mano che il sole si alzava. Il verde fitto della vegetazione aveva lasciato spazio alla campagna e ai casali sparsi qua e là. Tra le mani si rigirava un modellino di bicicletta rossa con il cestino pieno di pacchetti. Lo aveva preso per sua moglie Gioia durante un giro veloce tra i mercatini natalizi ad Amsterdam. Uno scherzo, perché lei non sapeva andare in bici. Non si sarebbe mai aspettato di dover partire a pochi giorni dal Natale. Né che il suo rocambolesco ritorno sarebbe stato ostacolato da una valigia scambiata in taxi e da un ritardo sui binari.
Il vociare degli ospiti riempiva il salone. Gioia non vedeva i suoi cugini da mesi e c’era tanto da raccontare, stando attenti a che i più piccoli non cedessero alla tentazione di scartare già i regali. Dalla cucina arrivava l’odore del pesce spada che cuoceva in forno. Lei guardava l’orologio. La festa stava per cominciare, ma l’attesa è più bella quando si condivide con chi si ama.
Tonio era incredulo. Fermo fuori alla stazione, e con il cellulare scarico, fissava scoraggiato il caos creato dal traffico. Non c’era un taxi libero. Poi notò il nolo delle bici. Ce n’era una rossa con il cestello, identica al suo modellino. Sfrecciò tra le auto ferme, più veloce di un Babbo Natale sulla slitta, con il suo modellino nel cestino. Da bambino adorava andare in bici. Avrebbe insegnato anche a Gioia e poi sarebbero tornati insieme ad Amsterdam a fare un giro nel quartiere degli artigiani con il vento sul viso, prima di raggiungere il parco più bello della città per un picnic. Imboccò il vialetto di casa e iniziò a scampanellare allegramente mentre Gioia appariva sulla soglia.
Modellino vintage di mongolfiera con il pallone rosso e bianco.
Mongolfiera vuol dire viaggio e il viaggio è sogno, avventura, fantasia. È una collezione di emozioni che riempiono il cuore. Con questa meta si libra in volo la mongolfiera natalizia Iqualuit. Il suo pallone aerostatico è rosso e bianco, a spicchi alterni ed è decorato da una fascia di una tonalità scura di verde, fissata da bottoncini dello stesso colore. Da questi fermi scendono le corde che reggono il cesto, dalla superficie intrecciata a motivi romboidali. Sembra che la mongolfiera stia per salire leggera verso il cielo, dove il gancetto in latta, posizionato alla sommità del pallone, le permetterà di rimanere agganciata e di volteggiare sopra le nostre teste.
Materiale | Metallo |
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Larghezza | 13 cm |
Profondità | 13 cm |
Altezza | 25 cm |