Gnomo tartan boscaiolo Pallur 40 cm

Dario raccolse la foto scivolata dal portafogli. Era una foto scattata in montagna, un po’ di anni prima, quando lui era solo un bambino. Quell’anno aveva passato le feste con i nonni, che all’epoca abitavano lontani dal centro. Fino al giorno della partenza aveva sperato di rimanere in città con i suoi amici, sicuro che in compagnia di nonni e parenti adulti si sarebbe annoiato. Invece era stata la vacanza più bella della sua infanzia. Non aveva trascorso in casa un singolo giorno. Il nonno amava passeggiare, conosceva bene i boschi e i campi limitrofi e gli aveva insegnato a cavalcare e a preparare il formaggio con il latte appena munto. Un giorno erano saliti in montagna per tagliare un abete da portare a casa e addobbare insieme. 

In quella foto il nonno indossava una camicia di tartan e un cappello a punta rosso. Si era fatto crescere la barba lunga che, bassino e panciuto com’era, gli dava un’aria burbera. “Che cosa guardi?”, gli chiese sua moglie. Dario le mostrò una foto. “Assomiglia allo gnometto sotto l’albero”. Anche lui panciuto, in tunica tartan con varie sfumature e lunga barba che spuntava dal cappello di velluto. “La nonna diceva sempre che il nonno somigliava ad uno gnomo. Di poche parole, ma gran lavoratore e di buon cuore. Tu non la conosci… lei abita ancora in campagna. Non ne ha mai voluto sapere di venire in città”.

Quando la vecchina si trovò di fronte Dario, infagottato in un cappotto pesante, faticò a riconoscerlo. Lui le porse un cestino decorato da un festone con le bacche. All’interno aveva messo lo gnomo. La nonna scoppiò in una sonora risata. “Somiglia proprio al nonno. Ma entrate… così lo raccontiamo a tua moglie”.

Pallur è uno gnomo natalizio nel profondo del cuore, tant'è che lo richiama anche nell'abbigliamento. Indossa una semplice tunica in tessuto tartan, della più classica fantasia che intreccia più sfumature di rosso, verde e bianco, e che gli mette in risalto le curve del busto soffice e rotondo. Sulla testa sfoggia un cappello alto, quasi più di lui, in velluto rosso che gli copre il viso, ad eccezione del buffo nasone. Come ogni gnomo che si rispetti ha lasciato crescere la sua barba bianca senza mai tagliarla e ora è come una nuvola che lo avvolge quasi per intero. Spirito festoso, ma pacato, ispira dolcezza e simpatia.