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“Mamma possiamo tenere lo gnomo?”. I bambini correvano entusiasti osservando il nuovo salone, molto più grande rispetto alla vecchia casa, dove la mamma aveva promesso che avrebbero fatto un bell’albero di Natale alto. All’ingresso, però, c’erano ancora dei vecchi scatoloni, probabilmente dei vecchi proprietari, contenenti delle decorazioni. I bambini erano rimasti affascinati da uno gnomo tutto rosso con i codini e la mamma permise loro di tenerlo e di metterlo sotto l’albero. Con quel bel cappello ricamato aggiungeva un tocco di colore.
Maddalena gli sistemò i codini. E fu così che notò, infilato nel cappello, un foglietto ripiegato. Una letterina a Babbo Natale, scritta da una mano infantile, datata una cinquantina di anni prima. “Caro Babbo Natale, quest’anno ho cercato di essere bravo. Ti chiedo di mandare un tuo aiutante dal Polo Nord per tenermi compagnia quando la mamma non può e mi aiuti a non avere paura”. Dietro il foglio una mano adulta aveva vergato, “Per il piccolo Giacomino”. Maddalena lo verificò. Il bambino aveva inserito anche il suo indirizzo. Era dall’altra parte della città, ma il numero civico non corrispondeva.
La donna girò un paio di volte a vuoto nella strada indicata sulla lettera. Poi scovò una porta senza alcuna targhetta. Le aprì un signore piuttosto anziano. “Mi scusi, io…”. Si interruppe quando vide gli occhi dell’uomo inumidirsi. Aveva riconosciuto il foglio che Maddalena stringeva tra le mani.
L’anziano signore, Giacomo, aveva scritto la letterina a Babbo Natale un anno che per lui fu molto difficile. Il regalo doveva essere tornato indietro più volte a causa di un errore nell’indirizzo. “La casa dove abito ora ha cambiato più proprietari, ma possiamo risalire a…”. Lui scosse la testa: “Sapere che qualcuno ha pensato a me con tanto affetto è già un regalo. Lasci pure lo gnomo ai suoi figli”. Lei lo riprese. “Perché non glielo porta lei? In fondo è il suo regalo di Natale. E se non sa dove passare questa Vigilia venga a cena da noi? Nessuno dovrebbe stare solo a Natale…”.
Gnomo natalizio di stoffa rosso con codini bianchi
Gli gnomi sono creature dal cuore nobile, un’ottima compagnia con cui trascorrere le feste. Faer, per quanto nasconda la sua espressione celando il viso con il cappello ricamato, sprizza Natale da tutti i pori. Tutto il suo abbigliamento, infatti, è rosso: sia il cappello da cui fuoriesce solo il naso tondo e liscio, che la tunica che le copre il busto liscio e rotondetto. Mostra poco di sé, solo i lunghi capelli bianchi acconciati in due morbidi codini. Mostra l’essenziale: l’amore per il Natale, la dolcezza di un abbraccio e il calore di un camino appena acceso nel freddo dicembrino.
Materiale | Stoffa |
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Colore | Rosso |
Larghezza | 13 cm |
Profondità | 13 cm |
Altezza | 35 cm |