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Alfio avrebbe sorpreso sua moglie addobbando casa come piaceva a lei. Aveva un’intera mattina a disposizione prima che rientrasse. Sua moglie Giada amava profondamente il Natale, le lucine sulle finestre, i peluche vestiti da Babbo Natale sul divano. Dicembre non era ancora cominciato e lei non se lo sarebbe aspettato.
Iniziò a disporre le palline sull’albero. Le più grandi sui rami abbondanti sotto, le piccole verso la cima. Aveva dimenticato qualcosa? Sì, le luci. Non si perse d’animo e iniziò a srotolare il filo direttamente tra i rami. Lo avrebbe sistemato una volta addobbato l’intero abete. Un problema. Non trovava il puntale di vetro trasparente tempestato di brillantini. Forse non aveva caricato tutti gli scatoloni dal garage? Lo avrebbe cercato dopo ma intanto, per vedere l’effetto finale, mise sulla punta uno dei peluche di Giada. Non badò alle dimensioni e la punta si piegò. Però aveva recuperato la decorazione preferita da sua moglie: uno gnomo rosso alto, con lunghe gambe bianche sottili, e un cappello con la punta arricciata. Lo mise davanti all’albero, al centro, in modo che Giada lo vedesse appena entrata. E non si accorse così di aver coperto i fiori incastrati tra i fili delle lucine.
Sentì la chiave ruotare nella toppa. Era tornata prima! Slanciandosi verso la porta si impigliò con i bottoni della manica della camicia nella barba dello gnomo. Lo trascinò dietro di sé e lo gnomo a sua volta, impigliatosi con la punta del cappello nel filo di luci, le tirò via facendo ruotare l’albero su sé stesso. Tutto sotto gli occhi sgranati di Gioia. “Speravo di sorprenderti!”, si scusò Alfio. “Ci sei riuscito!”, rise lei, “Ma penso che il bello del Natale sia addobbare insieme. Ricominciamo?”, concluse liberando lo gnomo rivolto avvolto dalle lucine dorate accese.
Gnomo di stoffa in abito rosso con la barba e il cappello a punta
Alfin attira l’attenzione da lontano. In primo luogo per il cappello di stoffa rosso, molto alto, con una punta sottile che si piega a formare un riccioletto verso l’interno. Il suo abbigliamento è, in realtà, molto semplice, rosso, senza altre decorazioni, come gli scarponcini. Ma le gambe coperte dalle calze bianche arricciate gli danno un tocco di classe in più, anche perché si piegano permettendo allo gnomo di alzarsi e abbassarsi. Alfin non mostra l’emozione con cui aspetta il Natale: il suo viso è coperto interamente dal cappello, ad eccezione del naso paffutello, come i fianchi. E dal naso gli pende la lunga barba bianca e folta, come una cascata di neve fresca appena smossa dalla slitta di Santa Claus.
Materiale | Stoffa |
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Colore | Rosso |
Larghezza | 18 cm |
Profondità | 13 cm |
Altezza | 60 cm |