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Addobbare l’albero in una famiglia grande come quella di Antonella poteva riservare sorprese. “Mamma posso appendere le palline?”. “E io posso mettere il puntale?”. “Io voglio gli elfi!”. “Io gli omini!”. Le voci dei bambini si accavallano e la mamma riusciva a stento a trattenerli. In salone c’erano due grandi cesti con gli addobbi: palline rosse, avorio, trasparenti con i brillantini, peluche di renne, piccoli schiaccianoci, elfi, gnomi.
Benedetta, la più piccola, gattonò verso un grazioso orsacchiotto che afferrò, trasportò fino all’albero e posizionò in basso tra i rami più grandi. Andrea, il più grande, si tuffò in un cesto, facendo rotolare per terra uno gnomo con le maniche bianche e un cappello rosso che somigliava alla cialda di un waffle. Il bambino non gli prestò attenzione e scelse invece un elfo verde che volle a tutti costi abbracciare al ramo più alto dell’abete. Ciascuno dei bimbi addobbò con le decorazioni preferite, chi con i cavallini a dondolo, chi con palline a forma di schiaccianoci o di renne. Alla fine appoggiarono sul fianco sinistro dell’albero una scala composta da tanti tronchi innevati, indirizzata verso la punta e, con l’aiuto della mamma, riposero i cesti. Nessuno notò che lo gnomo con il cappello da waffle era rimasto fuori.
“Bambini venite a vedere!”, gridò ad un tratto Antonella. Il loro vociare li preannunciò prima che la raggiungessero di corsa. Poi un ‘Oh’ di sorpresa si levò all’unisono. Sulla scala appoggiata all’albero, con i piedi sul primo gradino e la barba impigliata tra i rami, c’era lo gnomo rosso e bianco. “Punta verso l’elfo!”, gridarono i piccoli. “Ha ragione, non c’è nemmeno uno gnomo sull’albero”, notò Antonella, “Forse dovremmo trovare un posto anche per lui!". “Lo metto io!”. “No io!”. Antonella sospirò con un sorriso.
Gnomo natalizio di stoffa rosso e bianco con cappello tessuto come un waffle e candy cane
Emmet porta un dolce Natale ovunque vada. Merito del morbido bastoncino di zucchero con cui si accompagna, un simbolo goloso e gioioso delle feste. Ma anche del colore rosso, dominante nel suo abbigliamento. Copre il busto soffice con una tunica molto semplice, con le maniche bianche decorate da un’ondina di tessuto bordeaux. Per il cappello, invece, si è ispirato a qualche dolce prelibatezza biscottata che deve aver assaggiato nella cucina di Santa Claus. Infatti ha la classica forma conica dei cappelli natalizi, ma non è liscio, bensì cosparso di losanghe come la superficie di un waffle, con sopra la decorazione di una caramellina lecca lecca e due ondine bianche alla base. Dal cappello spunta solo il suo naso tondo, rosa chiaro, e una pioggia di barba bianca che lo gnomo preferisce corta e ben curata, piuttosto folta alla radice, che scende sulla pancia in morbide e sottili ciocche. All’apparenza Emmet sembra un po’ burbero. In realtà è pronto ad aprire il suo cuore a chiunque voglia festeggiare con lui.
Materiale | Stoffa |
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Colore | Rosso |
Tocco dell'Elfo Mastro | Barba in tessuto |
Larghezza | 12 cm |
Profondità | 10 cm |
Altezza | 36 cm |