Gnomo pittore Alana 96 cm

Si diceva che Candice in famiglia fosse la più ghiotta di dolci, anche se la ragazza sosteneva che il primato andasse piuttosto a suo padre e suo fratello che, anzi, avevano scoperto i suoi nascondigli segreti. Lei del resto portava a casa cioccolatini deliziosi e caramelle ripiene frutto di ricette particolari e gustose. 

Natale era l’occasione per ammirare le vetrine piene di omini di pan di zenzero e bastoncini di zucchero. Quando era piccola, qualche anno, avevano addobbato l’albero proprio con gli omini glassati. Ingenuamente Candice pensava che avesse dato piccoli morsetti alle gambette nessuno avrebbe notato che li aveva assaggiati. “Quest’anno gentile come una brava elfa e condividerò con voi le mie caramelle. È il mio augurio per voi”, disse una mattina a colazione, guardando ora il padre, ora il fratello. “Ma dovrete trovarle”. Si accorse subito che entrambi avevano cercato nell’ultimo cassetto della sua scrivania, quello con il doppio fondo, e sotto l’ovatta nel cesto natalizio accanto al camino, di fianco ad uno gnomo alto con i codini e il cappello a strisce bianche e rosse. 

“Vi do un indizio”, concesse mentre scartava una caramella lecca bianca e rossa, “Innanzitutto vi dico che sono ben mimetizzate”. Ma non li aiutò poi così tanto. “Il secondo indiziò è che a casa di Babbo Natale se ne producono tante perché sono le sue preferite, così come dei suoi elfi e soprattutto degli gnomi”. “Babbo Natale…”, rifletté il fratello, “Allora sono nel salone dove c’è l’albero”. Candice annuì. 

Inutile dire che non le trovarono affatto. E dire che la ragazza aveva continuato a lanciare occhiate al cui cappello e alle cui calze aveva a righe attaccato le sue caramelline a spirale degli stessi colori. Avrebbe rivelato il suo nascondiglio? “Ci penserò dopo le feste”, concluse con un sorriso, strizzando l’occhio alla mamma che le aveva individuate immediatamente. 

Gli gnomi, un po’ tutti gli amici di Santa Claus, sono effettivamente ghiotti di dolci e soprattutto di candy cane. E, infatti, Alana, nel suo abbigliamento si è ispirata proprio a quelle deliziose caramelle di zucchero. Ecco perché il cappello è tessuto a strisce orizzontali bianche e rosse, esattamente come le calze che coprono le gambe lunghe e sottili, che si alzano e si abbassano, una peculiarità non comune a tutti gli gnomi. Quello che invece accomuna questo popolo è il naso rosa tondo e grandicello, ebbene sì anche nelle gnomette, che è l’unico particolare visibile del volto. Alana ha la fronte coperta dal cappello dalla forma snelle e appuntita, da cui pendono i capelli soffici, legati in due codini da un nastrino rosso, con qualche ciocchetta liscia di tessuto che sfugge. Anche il busto è quello tipico degli gnomi, sempre un po’ compatto e panciuto, tondeggiante sui fianchi, ma soffice perché rivestito di pellicciotto rosso liscio. Anche se sono le sue preferite, Alana condividerà volentieri le sue caramelle. In fondo è Natale!