Fuoriporta Natalizio Letter of Wishes for Santa 25 cm

Amare, voce del verbo donare. L’amore trova la sua vera realizzazione mediante l’esplicazione della sua primaria volontà di azione, l’offerta disinteressata.

C’era una volta una bambina di nome Lily che amava le feste natalizie. La sera della vigilia uscì per i mercatini con i suoi genitori e vide seduto su un marciapiede un bambino tutto solo. Dopo aver avvisato sua madre, la piccola gli si avvicinò e disse: “Ciao io sono Lily. Tu come ti chiami?” “Mi chiamo Victor” “Come mai sei qui tutto solo Victor?” “I miei genitori sono nel negozio lì di fronte, mi annoiavo e gli ho chiesto di aspettarli qui” “Oh, se vuoi posso farti compagnia! Come mai ti annoiavi?” “Stavano scegliendo i regali di Natale e a me non piacciono” “Non ti piacciono i regali di Natali? Ma come è possibile?!” “Sono una perdita di tempo. So che in fondo è un peso per loro, preferisco non ricevere nulla” “Io conosco una persona che sarebbe molto felice di spedirti un regalo…Tieni, l’ho preso poco fa. È un magico fuoriporta, puoi appenderlo dove vuoi” “Per quale motivo sarebbe magico?” “Perché tutte le letterine indirizzate a Santa Claus che scrivi, se inserite al suo interno, giungono direttamente all’interessato. C’è anche scritto sopra: ‘Lettera per Babbo Natale’. A destra è riportato uno dei primi francobolli della sua posta contenente una stella rossa che richiama lo sfondo vermiglio del feltro che costituisce l’intera struttura”. Victor la guardò pensieroso, poi rispose: “Proverò a scrivere una lettera, grazie per il pensiero”. Lily ritornò dai suoi genitori, felice di aver compiuto una buona azione. Il bambino, invece, era rimasto lì, immobile, ad esaminare l’inaspettato dono e ad analizzare i suoi passati comportamenti. Il mattino di Natale, verso ora di pranzo, Victor ritrovò la nuova amica, questa volta in un parco: “Hey, ciao Lily!” “Ciao, come stai?” “Molto bene, ti ringrazio. Sai, alla fine ho scritto a Santa e avevi ragione, quel fuoriporta è magico! Non solo Babbo Natale mi ha mandato un regalo, ma mi ha anche risposto” “Visto? Ne sono tanto felice!” “Grazie ancora, mi hai ridonato la gioia di sognare, ti devo tutto”. Lily lo abbracciò e gli disse dolcemente: “Non mi devi ringraziare, l’ho fatto con piacere”. Quel giorno Victor imparò cosa significava davvero amare, donare senza aspettarsi nulla in cambio.