Fuoriporta Natalizio Fir Snowman 40 cm

Miriam salì le scale di corsa e mentre frugava in borsa per cercare le chiavi, che non trovava mai, rovesciò una delle buste della spesa. Aveva promesso che si sarebbe occupata del dolce per la cena della Vigilia, un semifreddo a forma di pupazzo di neve glassato, ma nonostante il freddo del mese di dicembre era riuscita comunque a farlo sciogliere lasciandolo sul forno acceso. Non c’era molto tempo per rimediare prima che arrivasse la famiglia. 

Quando raccolse la busta non si rese accorse affatto della bottiglia di latte rovesciata contro la porta e corse subito in cucina. Aveva poco più di mezz’ora, ma poteva riuscire. Con un nuovo vassoio tra le mani si rivolse, questa volta, al frigo e quasi rischiò di scivolare e far cadere il dolce. Il pavimento era bagnato. Ma pensò fosse dovuto al primo semifreddo sciolto. “Venite!”, invitò non appena sentì il campello e, subito dopo, un tonfo. Si affacciò incuriosita dalla cucina, certamente non aspettandosi di trovare un paio delle sue cugine sul pavimento. Solo allora notò che il pavimento era pieno di macchie d’acqua profumate, la più grande proprio sulla soglia della porta. La porta era piena di goccioline di latte, alcune delle quali cadevano addirittura dallo stivale del pupazzo di neve in abito verde appeso alla porta. “Poveretto”, commentò la mamma per prenderla un po’ in giro, “Al Polo Nord farà molto più freddo. Fai qualcosa cara, non vedi che si sta sciogliendo?”. 

Il pupazzo di neve Fir Snowman, anche se è abituato al freddo polare, ha un cuore caldo e un sorriso che accoglie con dolcezza chi arriva a casa. 

Indossa un completo verde abete con i bordi in lanetta riccioluta, un piccolo abete rosso appuntato sul pancino, guanti e stivali neri. Del suo corpicino tondo e bianco spunta solo il viso morbido, un po’ coperto dal cappello verde e dalla sciarpa rossa di tessuto intrecciato a spina di pesce. Ha occhietti luminosi e vivaci e il naso a carotina.