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Greta ruotò silenziosamente la chiave nella toppa. I suoi genitori non l’aspettavano anche perché aveva fatto credere loro che non sarebbe riuscita a tornare a casa per Natale. Nemmeno quest’anno. Eppure, convinta che li avrebbe sorpresi, in quel momento era lei ad essere sorpresa. Arrivata a notte piuttosto inoltrata, aveva riconosciuto subito la strada della sua infanzia, quella delle corse in bicicletta, del camioncino dei gelati durante l’estate e che, in prossimità del Natale, si illuminava a festa. Non le era sembrato di riconoscere, invece, la sua casa, tant'è che aveva finito per fermarsi con l’auto un paio di case più avanti. La porta ora era coperta da un grazioso porticato rosso e lei non era riuscita a vedere immediatamente la solita ghirlanda innevata sulla porta. Da vicino, però, scoprì che anche la ghirlanda non era più innevata, bensì di un bell’intreccio di rami di sfumature diverse di verde, piena di bacche e pigne. Era innevato, invece, l’albero di Natale, un po’ più snello e piccino di quello che lei ricordava e con le palline trasparenti anziché rosse. Anche l’arredo in salone le parve diverso, con il divano nuovo, senza più la macchia di cioccolata calda maldestramente nascosta da un cuscino e un tappeto scuro, che le sembrò molto meno morbido di quello su cui in passato doveva aver visto almeno un centinaio di film natalizi con le sue amichette. E un po’ le mancava anche quel profumo di pan di zenzero che veniva dalla cucina, quando lei si metteva in testa di provare qualche ricetta di biscottini. I fari di un’auto in strada illuminarono per un istante l’albero e lei riconobbe, rincuorata, sulla cima, il suo fiore preferito, un fiore rosso dai petali molto frastagliati e un riccioluti di venature percorsi da lunghe scie di glitter, che il papà la aiutava a posare facendola salire sulle sue spalle. E lei si sentì così felice, perché in quel momento aveva ritrovato un pezzetto dolce della sua infanzia. Tirò su le maniche. In cucina era sicura avrebbe trovato latte, uova e farina. C’erano dei biscotti da preparare ed era sicura avrebbe ritrovato anche le formine a forma di fiore che le piacevano tanto.
Il fiore di Natale dai petali rossi riccioluti e frastagliati delle cose che contano
Santa Claus conosce bene i desideri che albergano nel nostro cuore. Un po’ perché li legge attraverso le righe delle letterine che arrivano al Polo, un po’ perché scintillano tra i petali del fiore Porte-Bonheur. La corolla del fiore è rigogliosa di petali gemelli nascenti l’uno dall’altro. Sono petali lunghi, da gladiolo sbocciato nel pieno della sua bellezza, hanno i bordi ondulati, quasi scossi dal vento, con la sola cima un po’ più appuntita. Leggeri e setosi, quasi caldi, forse per quello stesso vento tra cui fioriscono, sono coperti da spesse venature, lineari e sinuose, che li rendono riccioluti e vaporosi. Li percorre una scia rossa scintillante, al centro di ogni petalo, rugiada dei desideri piovuta al centro del fiore dove, quasi custodisse un segreto, fiorisce il pistillo di sferette tondeggianti. Il fiore Porte-Bonheur sboccia come un sorriso sul viso, è l’augurio di Santa Claus che scandisce il tempo che manca a Natale.
Materiale | Stoffa |
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Colore | Rosso |
Effetto | Velluto-Glitter |
Larghezza | 26 cm |
Profondità | 26 cm |
Altezza | 23 cm |