Utilizziamo i cookie per rendere migliore la tua esperienza di navigazione. Per rispettare la nuova direttiva sulla privacy, è necessario chiedere il tuo consenso per impostare i cookie. Per saperne di più.
Nina e Benedetto avevano sempre ciascuno, ogni anno, un addobbo prediletto. Di solito erano un orsetto per l’una o un soldatino per l’altro, oppure un gioco di luci che a Nina ricordava le paillettes sul suo abitino o un trenino che Benedetto s’incantava a guardar correre per minuti interi. Non era mai capitato che ai due bambini piacesse lo stesso addobbo, almeno finché non avevano visto tra le mani della mamma un fiore di un delicato rosa confetto con i petali affusolati e il pistillo che sembrava ricoperto di zucchero caramellato. “Posso appenderlo io?”, esclamarono all’unisono, poi si guardarono a vicenda, stupiti. “È un fiore speciale questo”, spiegò la mamma, “Fiorisce tra i rami solo quando in casa regnano l’armonia e la condivisione”.
Ma tra i due bimbi era ormai nata la sfida. Nina prese il fiore dal tavolo silenziosamente, mentre il fratellino non guardava, ma poi lui lo sfilò dall’albero e lo riposizionò più in alto, dove lei non riusciva ad arrivare. Nina allora cercò di arrampicarsi su alcune decorazioni a forma di pacco regalo, perdendo l’equilibrio e rischiando di tirar giù tutto l’albero. “Non è giusto! L’ho visto prima io!”, protestò gonfiando le guanciotte arrossate. E l’indomani a colazione la piccina ancora manteneva il broncio. Ma poi, un po’ a sorpresa, si vide posare nel piatto un omino glassato in più. “Scusa”, le disse Benedetto, “Non volevo renderti triste. Se vuoi puoi appendere tu il fiore”. Un bel sorriso spuntò sul visino di Nina che scivolò giù dalla sedia e corse ad abbracciare il fratello. “Mettiamolo insieme sull’albero!”.
Del fiore, però, non c’era più traccia. “Guarda, è là!”, gridò ad un tratto Benedetto puntando il dito verso l’alto. Lo aveva scorto tra i rami di una ghirlanda in alto sulla porta. “Oh!”, esclamò la mamma, “È sbocciato. Finalmente è tornata la pace!”.
Il fiore di Natale rosa dai petali bordati di glitter che addolcisce gli animi
Il fiore Merveille du Ruisseau è la quiete che fiorisce dopo la tempesta, un abbraccio che lenisce gli animi diffondendo un respiro di dolcezza e armonia.
Una corolla di cinque petali si apre come un Fiore di Stella lucente e vellutato, petali che, rosa di luce al tramonto, sono affusolati, lisci e tutti vicini l’uno all’altro. Hanno punte che curvano dolcemente, verso le quali scorrono le venature spesse, simili alle ramificazioni delle foglie, nascenti dalla ramificazione centrale che segna tutto il petalo. La corolla esterna ne custodisce un’altra di petali più minuti, ma ugualmente lucidi e setosi. Merveille du Ruisseau è il momento in cui gli animi sono tutti più vicini. Come accade quando ci accorge che un altro giorno è passato. Uno in meno a Natale.
Materiale | Stoffa |
---|---|
Colore | Rosa |
Effetto | Velluto-Glitter |
Larghezza | 30 cm |
Profondità | 30 cm |
Altezza | 25 cm |