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Il profumo dei biscottini inondava tutta la casa. Margaret aveva trascorso gli ultimi dieci minuti con il viso quasi incollato al forno, lontana quel tanto che bastava a non scottarsi, quasi incredula nel vedere gli omini che lentamente si doravano. Era emozionata perché, dopo aver scoperto quanto fossero buoni i biscottini di pan di zenzero, per la prima volta li aveva anche impastati insieme alla mamma e alla sorella maggiore. E ora eccoli lì, nella teglia, che aspettavano solo che qualcuno donasse loro il sorriso. “Io! Io!”, gridò la piccola sfilando la sac à poche dalle mani della sorella. E ora il momento più dolce, l’assaggio. “Sono ancora caldi, devi pazientare un altro po’”, la fermò però la mamma. “E quanto?”, brontolò lei, “Secondo me questa qui è proprio buona, ha la gonnellina rossa e il cerchietto con le bacche dorate come me!”. “Sai contare almeno fino a… trenta?”. La piccola iniziò a distendere le dita contando attentamente ma, dopo il dieci, si perse. Così si guardò intorno e sfilò dall’albero un fiore dorato a cinque punte. Le contò una alla volta, arrivò fino a cinque, poi ricominciò, una volta e una volta ancora. Era così concentrata che non vide neanche la sorella uscire dalla cucina con qualcosa tra le mani, finché non arrivò a trenta, mise di nuovo il fiore al suo posto tra gli alberi e corse al tavolo. “Mamma il mio biscottino non c’è più!”, gridò. “Ma davvero?”. La mamma si affacciò a controllare. “Ma che strano… eppure era qui un attimo fa… vuoi vedere che… ma sì, deve essere scesa e ha lasciato tutte bricioline…”. Margaret non lasciò finire e seguì la scia fino all’albero, ma cerca e cerca e non riusciva proprio a venire a capo del mistero. La mamma allora guardò la sorella che scosse le spalle e puntò il dito contro il fiore dorato. “Ma come, non la vedi? È nascosta lì, dietro il fiore”. E la piccina, facendo più attenzione, la vide. “Sì è nascosta proprio bene… è dello stesso colore del fiore e non l’avevo proprio vista! Mamma possiamo lasciarla sull’albero?”.
Il fiore di Natale dorato con il pistillo che brilla di autentica sorpresa
Sboccia appena c’è sentore di buono, buone come sono le feste durante le quali non manca mai qualcosa che con la sua dolcezza rinfranca gli animi. Come il fiore Saint Honoré, non a caso uno dei preferiti da Santa Claus. La corolla di gladiolo delicato ha il colore di un biscottino appena cotto in forno, di un dorato acceso e con qualche sfumatura più intensa del colore del caramello. I petali si sono aperti lunghi e affusolati, con qualche curva ampia lungo i bordi, ma la punta snella e dritta. Il sentore di velluto che li avvolge, rendendoli lisci, quasi appena sbocciati è intessuto di venature che formano ora un mosaico ora una raggiera. Le punte sono cosparse di zuccherini caramellati, gli stessi che nutrono il pistillo di sferette tonde. È il momento di essere più buoni.
Materiale | Stoffa |
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Colore | Oro |
Effetto | Velluto-Glitter |
Larghezza | 22 cm |
Profondità | 22 cm |
Altezza | 20 cm |