Fiore di Natale nero con pailettes Tresor du Volcan 25 cm

Marion aveva una tradizione, da bambina, che condivideva con la mamma, come lei l’aveva condivisa con la nonna. La notte della Vigilia di Natale la trascorrevano sotto le stelle, con lo sguardo rivolto al cielo che man mano si scuriva e poi si accendeva dei bagliori lucenti degli astri. Preparavano il divano in veranda, dove addobbavano anche l’albero, con delle copertine natalizie con il viso di Babbo Natale e le renne e i pupazzi di neve e sul tavolino accanto al divano tazze di tè e cioccolata e biscottini. Rimanevano sveglie a raccontarsi storie natalizie, finché una delle due non cadeva addormentata, di solito la mamma e lei la prendeva in giro, oppure non si convincevano di aver visto la slitta di Babbo Natale oppure la scia luminosa di una cometa. La piccola Camilla era già sul divano, con una coperta calda tirata fin sulla testa e guardava l’albero sbrilluccicare di lucciole dorate. Era notte tarda ormai. La bambina frugava con gli occhi il cielo buio attraversando i rami dell’albero, accarezzando con lo sguardo le palline dorate e i fiori color cielo notturno con le punte luccicanti di cristallini argentati, come fossero i raggi della luna. Aveva avvistato qualcosa! Oppure no… forse era solo un riflesso delle lucine sulle punte del fiore nero che poi si rifrangeva contro il vetro. Bevve un sorso di cioccolata… il sonno cominciava a farsi sentire, ma aveva promesso alla mamma che sarebbe rimasta sveglia. Esattamente come Marion rimaneva sveglia da piccola. E infatti alla fine fu proprio Marion a cadere addormentata, mentre la piccola rideva. Una folata di vento spinse giù dall’albero il fiore scuro che, cadendo dolcemente, andò a posarsi sul naso di Marion. “Mamma guarda!”, gridò la bambina, “Secondo te è la slitta di Babbo Natale oppure una stella cometa”. Lei sbirciò la scia che si allontanava attraverso i petali del fiore ancora sul suo viso. “È la magia che fiorisce nella notte di Natale”. 

Trésor du Volcan è l’orizzonte su cui Santa Claus posa lo sguardo incantanto nel momento in cui, levandosi un poco dal suolo innevato del polo, si prepara a compiere il viaggio più magico di sempre. La corolla del fiore è una giunchiglia dai petali spiegati. Nel centro si incontrano, ma poi si levano, affusolati e un po’ appuntiti, verso ciascuna delle direzioni in cui si muoverà la slitta di Santa Claus. Filiformi ma dai bordi frastagliati, sono una girandola del colore del cielo della notte di Natale, piena di venature sottili che compongono una raggiera di ombre impresse nei petali. Non c’è cielo luminoso che non brilli e Trésor du Volcan cosparso di brillantini luminescenti. Ma è sulle punte che i raggi della luna si sono fermati e cristallizzati in perline luminescenti, come fossero la meta che Santa deve raggiungere. Al centro del fiore spunta un pistillo di sferette dorate: è il sole che sta per sorgere, andando oltre la notte. Che, nel dischiudere i suoi petali, ha permesso a Santa di compiere la sua magia, ancora una volta.