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Elfo giovane Boron al decemberfest 70 cm
19,90 €
C'era una sagra a cui tutti gli elfi più giovani erano soliti partecipare; si chiamava Decemberfest. Lekta, la cuoca del villaggio, preparava durante questo evento i suoi magnifici Decembertoast, panini tostati di sua creazione che allietavano le papille gustative dei partecipanti. Un anno un elfo di nome Boron trovò nella sua pietanza un elemento che non aveva mai assaggiato prima, così chiese alla cuoca di cosa si trattasse e lei spiegò che aveva creato un nuovo alimento partendo dal bacon americano. All'elfo sembrò una scoperta talmente innovativa che l'indomani decise di aprire un'attività che producesse solo quello specifico tipo di cibo. Tale evento ispirò Alabaster nella creazione di una storia che avesse proprio lui per protagonista: il racconto dell'elfo scopritore di prelibatezze.
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Il viso dell’elfo in maglioncino verde e salopette rossa sorrideva, bene in mostra, in alto a destra. Forse un pochino grande, ma non importava. Così Babbo Natale lo avrebbe visto subito.
Antimo chiuse il foglio su cui aveva scritto la sua letterina e si lasciò aiutare dalla mamma a metterla nella busta e sigillarla. “Che cosa si scrive sulla busta per farla arrivare a Babbo Natale?”, chiese il bambino. “Basterà indicare la destinazione del Polo Nord. Non preoccuparti. I suoi elfi addetti al servizio postale sono molto attenti”. Antimo riprese la penna e lanciò uno sguardo al simpatico elfo con le orecchie a punta e il cappello con il pompon che aveva messo accanto all’albero di Natale insieme alla mamma. “Non ci mettiamo un francobollo?”. Aveva ragione. E la mamma, seguendo la direzione dello sguardo del piccolo, ebbe un’idea.
Scattarono una foto all’elfo e poi la svilupparono in piccola dimensione. La mamma mostrò ad Antimo come ritagliare la forma zigrinata del francobollo sulla carta adesiva e insieme incollarono la piccola immagine rettangolare del loro elfo sulla busta da lettere. “Che te ne pare? Così Babbo Natale ti riconoscerà ancor prima di aprirla. Lui sa sempre dove sono tutti i suoi elfi”. Il bambino indossò un cappottino verde e si lanciò fuori casa. La mamma lo accompagnò in piazza, ad imbucare la letterina in una bella cassetta rossa messa lì apposta con la scritta Lettere a Santa - Polo Nord. “Posso avere una tazza di cioccolata ora?”.
Elfo natalizio in stoffa con salopette rossa e sciarpa tricolore
Boron è il messaggero dello spirito festoso e dei desideri natalizi che arrivano dal cuore. Basta guardarlo per pensare subito al Natale, alla gioia di condividere le emozioni e all’entusiasmo di scartare i regali. L’elfo indossa un maglioncino vellutato verde, con le maniche di pellicciotto bianco, e una salopette rossa con le bretelle chiuse da due piccole caramelline lecca lecca bianche e verdi. I suoi stivaletti sono dello stesso tessuto e colore del maglioncino, con la punta all’insù decorata da un pompon rosso. Boron ama il colore, in particolare le tinte natalizie, e ha fuso le più tradizionali nella sciarpa e nelle calze di tessuto a maglia intrecciata dove il rosso, il bianco e il verde si alternano come fossero tante ondine. Il giovane elfo sorride: ha un viso dalle guance rosee e paffute e due morbide orecchie appuntite. Sulla testa riccioluta calza un cappello rosso con la base in pellicciotto bianco, molto simile a quello di Santa Claus, se non fosse per il luccicante pompon verde. Boron ha consegnato il suo dono: spetta a chi lo accoglie diffonderlo.
| Materiale | Stoffa |
|---|---|
| Colore | Rosso |
| Larghezza | 25 cm |
| Profondità | 15 cm |
| Altezza | 70 cm |
